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Anassagora di Clazomene, filosofo del V secolo a.C., ha introdotto concetti rivoluzionari come i 'semi' e il Noús, influenzando la scienza e la filosofia. La sua visione del sole come pietra incandescente e la sua enfasi sull'intelletto hanno segnato un'epoca di grandi cambiamenti culturali e intellettuali ad Atene, sotto l'influenza di Pericle.
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Anassagora di Clazomene fu un filosofo presocratico che visse ad Atene nel V secolo a.C. e influenzò il pensiero con le sue teorie filosofiche e naturalistiche
Nel V secolo a.C., durante il periodo di Anassagora ad Atene, si assistette all'ascesa della democrazia e all'influenza di Pericle sulla cultura e l'intelletto
A causa delle sue idee progressiste, Anassagora fu accusato di empietà e condannato all'esilio a Lampsaco, dove morì nel 428 a.C
Anassagora si oppose al monismo degli Eleati, sostenendo che il mondo è caratterizzato dalla diversità e dal cambiamento
Anassagora introdusse il concetto di "semi" come particelle primordiali che, combinandosi e separandosi, generano la realtà fenomenica, basandosi sull'ápeiron, una sostanza primordiale e indeterminata
La teoria di Anassagora rappresenta un importante passo verso una spiegazione più razionale e meno mitologica dell'universo
Anassagora sosteneva che la conoscenza inizia con la percezione sensoriale, ma deve essere superata attraverso l'uso della ragione e dell'analisi critica
Secondo Anassagora, la conoscenza vera e propria deriva dall'intelletto, che elabora le informazioni sensoriali attraverso l'esperienza, la memoria e la téchne, un sapere che combina abilità pratiche con principi teorici
Anassagora riteneva che l'uomo si distinguesse dagli altri esseri viventi per la sua capacità di utilizzare l'intelletto per interpretare e manipolare il mondo
Anassagora introdusse il concetto di Noús come principio originario che organizza e dà ordine al cosmo, descritto come illimitato, autonomo e puro
Il Noús è responsabile dell'inizio del movimento nel cosmo, ma non interviene in maniera teleologica o finalistica
Sebbene criticato da Platone e Aristotele per la sua mancanza di finalità, il concetto di Noús è centrale nella filosofia di Anassagora e rappresenta un importante contributo alla filosofia antica