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I viaggi di Platone in Sicilia hanno avuto un ruolo cruciale nello sviluppo del suo pensiero filosofico e politico. Incontrando tiranni e fondando l'Accademia, Platone ha cercato di coniugare filosofia e politica per una società giusta.
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Platone conosce Dione e instaura un'amicizia basata su interessi filosofici comuni
A causa di disaccordi con Dionigi, Platone viene venduto come schiavo ma viene liberato grazie all'aiuto di Anniceride di Cirene
Dopo essere stato riscattato, Platone utilizza i fondi ottenuti per fondare l'Accademia ad Atene, un istituto di educazione filosofica che avrà un impatto duraturo sulla cultura occidentale
L'Accademia, ispirata ai principi delle comunità pitagoriche, si propone come un luogo di ricerca della verità e di formazione dei futuri leader
Platone elabora la sua teoria delle forme o idee e la concezione di uno Stato guidato da filosofi-re, come descritto nella sua opera "La Repubblica"
Nel suo secondo viaggio a Siracusa, Platone viene invitato da Dione per cercare di influenzare il giovane tiranno Dionigi il Giovane verso una governance più giusta e filosofica
Le tensioni politiche e le resistenze alla filosofia platonica portano all'esilio di Dione e al fallimento dei progetti di riforma
Nonostante il richiamo a Siracusa nel suo terzo viaggio, Platone non riesce a portare a termine i suoi progetti e ritorna ad Atene per continuare il suo lavoro all'Accademia
La decadenza di Atene, la crisi etica rappresentata dalla sofistica e la dispersione del pensiero socratico costituiscono il contesto in cui matura il pensiero platonico
Il platonismo emerge come una risposta filosofica alla crisi politico-culturale del tempo di Platone
Platone vede nella filosofia non solo una disciplina teoretica, ma anche un mezzo per la riforma della politica e della società
Platone propone una visione di una società ordinata e giusta, guidata dalla saggezza e dalla virtù, come antidoto al declino morale e politico