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La sentenza penale rappresenta il culmine del processo, dove il giudice decide basandosi sulle prove. Si discutono i principi di immediatezza, oralità e economia processuale che regolano la deliberazione, la redazione e il deposito della sentenza, oltre alla possibilità di pena sostitutiva.
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La sentenza è il verdetto finale emesso dal giudice nel processo penale
Chiusura del dibattimento
La sentenza deve essere deliberata immediatamente dopo la chiusura del dibattimento, in cui sono state presentate le prove
Partecipazione dei giudici alla deliberazione
Alla deliberazione partecipano solo i giudici che hanno presenziato al dibattimento, in conformità al principio di immutabilità del giudice
In caso di sostituzione di un giudice, è necessario rinnovare il dibattimento per garantire l'immutabilità del giudice che emette la sentenza
La deliberazione della sentenza deve seguire i principi di immediatezza, oralità ed economia processuale
La giurisprudenza cerca di bilanciare i principi di immediatezza, oralità ed economia processuale, talvolta privilegiando la conservazione degli atti processuali e delle prove
Il giudice deve attenersi alle prove legittimamente acquisite durante il dibattimento e non può basare la colpevolezza dell'imputato solo su dichiarazioni di chi si è sottratto all'esame diretto
La deliberazione della sentenza avviene in Camera di Consiglio, lontano dalla presenza delle parti
La deliberazione deve mantenere la riservatezza delle opinioni dei giudici, anche se è possibile registrare una dissenting opinion
La deliberazione segue una logica di precedenza delle questioni procedurali su quelle di merito e si svolge sotto la guida del Presidente del Collegio
Dopo la deliberazione, il presidente del collegio giudicante procede alla stesura del dispositivo della sentenza e, successivamente, della motivazione
Il termine per la formulazione della motivazione può essere prorogato fino a un massimo di 90 giorni
La sentenza viene proclamata in udienza e equivale a notifica per le parti presenti
Successivamente alla proclamazione, la sentenza viene depositata presso la Cancelleria, dando inizio ai termini per le eventuali impugnazioni
In caso di condanna, il giudice può optare per una pena sostitutiva in luogo della detenzione, se la pena detentiva non supera i quattro anni e non è stata concessa la sospensione condizionale della pena
Dopo la lettura del dispositivo di condanna, il giudice informa le parti della possibilità di applicare una pena sostitutiva
Nella valutazione, il giudice considera la compatibilità della pena inflitta con le pene sostitutive disponibili, l'assenza di condizioni soggettive che precludano la sostituzione e l'adeguatezza della pena sostitutiva agli scopi di reintegrazione sociale del condannato e di riduzione del rischio di recidiva