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Lo Stato moderno si fonda sulla sovranità, esercitata su un territorio e popolazione definiti, con un governo che gestisce politiche interne ed esterne. L'Antartide rappresenta un'eccezione, non essendo soggetta a sovranità statale ma regolata dal Trattato Antartico. La cittadinanza, con diritti e doveri, è un aspetto chiave dello Stato, influenzato da principi come lo ius sanguinis e lo ius soli.
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Il territorio di uno Stato è definito dai suoi confini riconosciuti e comprende la terraferma, il sottosuolo, lo spazio aereo e le acque territoriali
La popolazione permanente è uno dei tre elementi costitutivi di uno Stato ed è composta dai cittadini che risiedono all'interno dei suoi confini
Il governo è l'organo che detiene l'autorità suprema all'interno dello Stato e nelle relazioni esterne, ed è responsabile della gestione della politica interna ed esterna
La sovranità degli Stati può essere limitata da accordi internazionali, come nel caso del Trattato Antartico del 1959 che regola il continente antartico
L'esistenza di entità sovranazionali, come l'Unione Europea e le Nazioni Unite, dimostra come la sovranità degli Stati possa essere modulata per la cooperazione su scala globale
Il governo è l'organo che esprime la sovranità dello Stato attraverso la gestione della politica interna ed esterna
La cittadinanza è il legame giuridico tra gli individui e lo Stato, che attribuisce loro diritti e doveri e può essere acquisita attraverso vari principi come lo ius sanguinis e lo ius soli
La Dichiarazione Universale dei Diritti Umani, adottata dalle Nazioni Unite nel 1948, stabilisce i diritti fondamentali di ogni individuo e il dovere degli Stati di rispettarli e proteggerli