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Trasformazione societaria e fusione

La trasformazione societaria permette alle aziende di cambiare forma giuridica mantenendo i rapporti preesistenti. Si distingue in omogenea e eterogenea, con procedure e requisiti specifici per ciascuna. La fusione societaria, invece, unisce più entità in una nuova o esistente, con implicazioni giuridiche e patrimoniali.

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1

Articolo disciplinante trasformazione societaria

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Art. 2498 c.c. regola la trasformazione societaria garantendo continuità dei rapporti giuridici.

2

Effetti trasformazione su diritti e obblighi

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L'ente trasformato subentra in tutti i diritti e obblighi dell'ente originario senza estinzione.

3

Tipologie di trasformazione societaria

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Trasformazione omogenea: stessa categoria di società. Trasformazione eterogenea: categorie diverse.

4

La ______ omogenea si verifica quando un'entità cambia la propria forma ______ mantenendo la stessa identità legale.

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trasformazione giuridica

5

Per modificare l'atto costitutivo di una società, è necessario adeguare l'______ organizzativo dell'entità.

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assetto

6

Nelle società di ______, il consenso di tutti i soci è indispensabile per approvare una trasformazione omogenea.

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persone

7

I soci che dissentono dalla decisione di trasformazione possono esercitare il diritto di ______.

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recesso

8

Maggioranza per delibera trasformazione eterogenea

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Due terzi dei voti in assemblea straordinaria

9

Trasformazione in fondazione: regole

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Seguire atto di fondazione

10

Trasformazione in comunione d'azienda: conseguenze

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Responsabilità personale e illimitata dei soci per debiti

11

L'______ societaria consente l'unione di due o più entità in una singola entità giuridica.

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fusione

12

Una fusione è detta omogenea se coinvolge società dello stesso tipo, mentre è ______ se coinvolge società di tipi diversi.

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eterogenea

13

Progetto di fusione

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Documento identico per tutte le società, stabilisce condizioni/modi operazione, va depositato nel registro imprese.

14

Delibera di fusione

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Approvata dalle assemblee delle società, deve essere iscritta nel registro imprese per validità.

15

Atto di fusione

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Atto pubblico che concretizza delibere, registrazione nel registro imprese necessaria per efficacia giuridica.

16

Effetti retroattivi fusione

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Possibili ai fini contabili, ma non per effetti reali; disavanzo permette rivalutazione beni aziendali.

Q&A

Ecco un elenco delle domande più frequenti su questo argomento

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La trasformazione societaria: definizione e principi di continuità

La trasformazione societaria è un processo giuridico che consente a una società di modificare la propria struttura o forma giuridica, trasformandosi in un altro tipo di ente giuridico, senza che ciò comporti la creazione di un nuovo soggetto né l'estinzione di quello preesistente. Tale operazione è disciplinata dall'articolo 2498 del codice civile italiano, che garantisce la continuità dei rapporti giuridici: l'ente trasformato subentra in tutti i diritti e obblighi dell'ente originario. La riforma del diritto societario del 2003 ha introdotto importanti novità, tra cui la possibilità di effettuare trasformazioni senza scioglimento dell'ente e la distinzione tra trasformazione omogenea, all'interno della stessa categoria di società, e trasformazione eterogenea, tra categorie diverse di società o enti.
Due gruppi di professionisti in abiti formali si avvicinano intorno a un tavolo ovale con documenti, in un ambiente aziendale neutro e illuminato.

Trasformazione omogenea: procedure e requisiti

La trasformazione omogenea avviene quando una società cambia la propria forma giuridica ma rimane lo stesso soggetto giuridico. Questo tipo di trasformazione è considerato una modifica dell'atto costitutivo e richiede l'adeguamento dell'assetto organizzativo della società. La legge stabilisce procedure specifiche per l'approvazione della trasformazione, che variano in base al tipo di società. Per le società di persone è necessario il consenso di tutti i soci, mentre per le società di capitali non quotate si richiedono maggioranze qualificate in assemblea straordinaria. Per le società quotate, invece, si applicano le maggioranze previste per le delibere ordinarie. I soci che non acconsentono alla trasformazione possono esercitare il diritto di recesso. La delibera di trasformazione deve essere redatta con specifici requisiti di forma e contenuto e, per le società di capitali, è obbligatoria una relazione degli amministratori che illustri le ragioni e gli effetti della trasformazione. È inoltre necessaria una valutazione del patrimonio sociale per evitare sovrastime e garantire che il capitale sociale della società trasformata non ecceda il patrimonio netto valutato.

Trasformazione eterogenea: caratteristiche e limitazioni

La trasformazione eterogenea comporta il passaggio da una società di capitali a un ente di diversa natura giuridica, come consorzi, società consortili, cooperative, comunioni di azienda, associazioni non riconosciute e fondazioni, o il percorso inverso. Questa tipologia di trasformazione non è prevista per le società di persone. La delibera di trasformazione eterogenea necessita dell'approvazione di almeno due terzi dei voti degli aventi diritto in assemblea straordinaria. La trasformazione di una società di capitali in fondazione deve seguire le regole previste dall'atto di fondazione, mentre la trasformazione in comunione d'azienda implica la responsabilità personale e illimitata dei soci per i debiti pregressi e futuri. L'atto di trasformazione deve essere redatto come atto pubblico e deve contenere tutte le indicazioni richieste per l'atto costitutivo del nuovo tipo societario scelto.

La fusione societaria: definizione e tipologie

La fusione societaria è un'operazione che permette l'unione di due o più società in un'unica entità giuridica. Si può realizzare attraverso la creazione di una nuova società (fusione per creazione) o per incorporazione di una o più società in una già esistente (fusione per incorporazione). La fusione può essere omogenea, tra società dello stesso tipo, o eterogenea, tra società di tipi diversi, e in quest'ultimo caso comporta anche la trasformazione delle società coinvolte. La fusione è consentita anche per società in liquidazione, purché non siano rappresentate da azioni, e per quelle sottoposte a procedura concorsuale. L'operazione di fusione determina una concentrazione sia giuridica che patrimoniale, con la società risultante che assume tutti i diritti e gli obblighi delle società partecipanti, senza che si proceda alla loro liquidazione.

Il procedimento di fusione: fasi e requisiti

Il procedimento di fusione si sviluppa in tre fasi principali: la stesura del progetto di fusione, l'approvazione della delibera di fusione e la stipula dell'atto di fusione. Il progetto di fusione, che deve essere identico per tutte le società coinvolte, stabilisce le condizioni e le modalità dell'operazione e deve essere depositato nel registro delle imprese. Le delibere di fusione devono essere approvate dalle assemblee delle società partecipanti e iscritte nel registro delle imprese. L'atto di fusione, redatto in forma di atto pubblico, concretizza le delibere e deve essere registrato nel registro delle imprese per avere efficacia giuridica. La fusione può avere effetti retroattivi ai fini contabili, ma non per quanto riguarda gli effetti reali. In presenza di un disavanzo di fusione, è possibile procedere alla rivalutazione dei beni aziendali. Una volta completate le iscrizioni, l'invalidità dell'atto di fusione non può essere più dichiarata, lasciando come unica opzione il risarcimento dei danni.