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L'architettura greca antica

L'ordine dorico rappresenta uno dei tre stili architettonici fondamentali della Grecia antica, emergendo tra il VII e il VI secolo a.C. con colonne robuste e un design semplice. L'Acropoli di Atene, rinnovata durante l'età periclea, riflette la grandezza della città con monumenti come il Partenone, che utilizzano questo stile e presentano ricche decorazioni scultoree.

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1

Le colonne dell'ordine dorico sono riconoscibili per le loro ______ verticali e l'assenza di ______.

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scanalature base

2

Il capitello dorico è composto dall', simile a un cuscino, e dall', che è quadrato.

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echino abaco

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Periodo di ricostruzione dell'Acropoli

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V secolo a.C., età periclea, rinnovamento sotto Pericle.

4

Ruolo di Fidia nell'Acropoli

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Supervisionò i lavori, contribuì all'arte scultorea.

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Caratteristiche architettoniche dell'Acropoli

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Uso dell'ordine dorico, ricchezza decorativa scultorea.

6

______ si distingueva per il suo centro urbano unificato, caratterizzato dall'agorà ai piedi dell'______.

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Atene Acropoli

7

Le colonie greche fondate dopo il tardo VIII secolo a.C. in luoghi come la ______ adottavano un piano urbanistico regolare, noto come piano ______.

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Magna Grecia ippodameo

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Cella o Naos

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Sala interna sacra del tempio, ospita statua della divinità.

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Pronaos

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Vestibolo anteriore, precede la cella.

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Opistodomo

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Spazio retrostante la cella, potenziale tesoreria.

11

L'______ templare greca mirava all'armonia e alla bellezza attraverso la simmetria e la ______.

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architettura proporzionalità

12

Oltre ad essere luoghi di culto, i templi greci rappresentavano l'______ e i ______ delle comunità che li costruivano.

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identità valori

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Variabilità dei miti nelle polis

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I miti variavano da città a città, riflettendo le peculiarità e i valori locali.

14

Funzione dell'arte nella mitologia

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L'arte, come scultura e ceramica, era un mezzo per tramandare e visualizzare i miti.

15

Importanza dei santuari

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Centri di culto, riti e festività religiose; luoghi di scambio culturale e artistico.

Q&A

Ecco un elenco delle domande più frequenti su questo argomento

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Origini e Caratteristiche dell'Ordine Dorico

L'ordine dorico, uno dei tre principali stili architettonici classici, ebbe origine nella Grecia antica tra il VII e il VI secolo a.C. Questo stile si distingue per la sua solidità e semplicità formale, incarnando i principi di ordine e proporzione cari alla cultura greca. Le colonne doriche, caratterizzate da scanalature verticali, sono prive di base e poggiano direttamente sullo stilobate, la parte superiore del basamento del tempio. Il capitello è formato da due parti principali: l'echino, una sorta di cuscino arrotondato, e l'abaco, un elemento quadrato che sostiene la trabeazione. Quest'ultima è composta da un architrave liscio, sopra il quale si trova un fregio alternato di metope, pannelli decorativi o lisci, e triglifi, elementi con tre incisioni verticali. L'ordine dorico è noto per la sua austerità e per la sua capacità di trasmettere un senso di forza e stabilità, elementi che riflettono i valori della società greca.
Vista frontale del Partenone ad Atene al tramonto, con colonne doriche e cielo sfumato da arancione a blu.

L'Acropoli di Atene e la Ricostruzione Periclea

L'Acropoli di Atene, cuore religioso e politico della città, è stata oggetto di una significativa ricostruzione nel V secolo a.C. sotto l'egida di Pericle, statista ateniese che mirava a manifestare la grandezza di Atene. Questo periodo di rinnovamento architettonico, noto come "età periclea", vide la partecipazione di artisti e architetti illustri, tra cui Fidia, che supervisionò i lavori. Tra le opere più emblematiche vi sono i Propilei, il Partenone, dedicato alla dea Atena patrona della città, il tempio di Atena Nike e l'Eretteo, che si distinguono per l'uso dell'ordine dorico e per la ricchezza delle decorazioni scultoree. Questi monumenti, nonostante i danni subiti nel corso dei secoli, continuano a testimoniare l'eccellenza artistica e l'importanza culturale dell'antica Atene.

La Pianta Urbana delle Polis Greche e delle Colonie

Le città-stato greche, o polis, presentavano una grande varietà nella loro struttura urbana. Mentre Sparta manteneva una configurazione di villaggi separati, Atene sviluppò un centro urbano unificato con l'agorà, il mercato e luogo di ritrovo pubblico, situato ai piedi dell'Acropoli. Le città greche si svilupparono spesso senza un piano urbanistico definito, risultando in una forma irregolare. Al contrario, le colonie greche fondate a partire dal tardo VIII secolo a.C. in regioni come la Magna Grecia e l'Asia Minore seguivano un'impostazione più regolare, con una griglia ortogonale di strade che separava gli spazi pubblici da quelli privati. Questo schema urbanistico, noto come piano ippodameo dal nome dell'architetto Ippodamo di Mileto, favoriva l'ordine e l'efficienza nella disposizione degli spazi urbani.

Il Tempio Greco: Struttura e Decorazioni

Il tempio greco era il fulcro della vita religiosa e rappresentava la dimora terrena delle divinità. La cella, o naos, era lo spazio interno più sacro, contenente la statua del dio o della dea venerata. Il pronaos, un vestibolo, precedeva la cella, mentre l'opistodomo, situato sul retro, poteva avere funzioni di tesoreria. La peristasi, una fila di colonne che circondava la cella, sosteneva la trabeazione e definiva lo spazio esterno del tempio. La trabeazione era suddivisa in architrave, fregio e cornice, e il tetto a due spioventi era coperto da tegole di terracotta. I frontoni, triangolari e situati alle estremità del tetto, erano spesso decorati con sculture che narravano episodi mitologici legati alla divinità del tempio.

Proporzioni e Tipologie dei Templi Greci

L'architettura templare greca si basava su principi di simmetria e proporzionalità, che garantivano armonia e bellezza agli edifici. I templi venivano progettati seguendo rapporti modulari tra le varie componenti strutturali. Esistevano diverse tipologie di templi, classificabili in base alla pianta e alla disposizione delle colonne: templi in antis avevano colonne inserite tra le pareti della cella; i pròstili avevano colonne solo sul fronte; gli anfipròstili presentavano colonne sia sul fronte che sul retro; i peripteri erano circondati da un colonnato su tutti i lati; i dìtteri avevano un doppio colonnato; infine, i templi circolari, come il Tholos di Delfi, avevano una pianta rotonda. Queste strutture non erano solo luoghi di culto, ma anche simboli dell'identità e dei valori delle comunità che li erigevano.

Mito e Religiosità nella Grecia Antica

Nella Grecia antica, il mito aveva un ruolo centrale nella vita quotidiana e nella religiosità. Le narrazioni mitologiche, che variavano da polis a polis, fornivano spiegazioni dei fenomeni naturali e modelli di comportamento. I miti erano tramandati oralmente e attraverso l'arte, come la scultura e la ceramica, e contribuivano a rafforzare i valori sociali e morali. I santuari, spesso situati in luoghi di particolare bellezza naturale, erano centri di culto dove si svolgevano riti e sacrifici. Alcuni di questi, come i santuari di Olimpia, Delfi e Atene, acquisirono un'importanza panellenica, diventando luoghi di pellegrinaggio e di festività religiose, oltre che centri di scambio culturale e artistico.