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L'ordine dorico rappresenta uno dei tre stili architettonici fondamentali della Grecia antica, emergendo tra il VII e il VI secolo a.C. con colonne robuste e un design semplice. L'Acropoli di Atene, rinnovata durante l'età periclea, riflette la grandezza della città con monumenti come il Partenone, che utilizzano questo stile e presentano ricche decorazioni scultoree.
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L'ordine dorico è uno dei tre stili architettonici classici che ebbe origine nella Grecia antica tra il VII e il VI secolo a.C., caratterizzato dalla solidità e semplicità formale e dall'uso di colonne prive di base
Colonne
Le colonne doriche sono caratterizzate da scanalature verticali e poggiano direttamente sullo stilobate, senza base
Capitello
Il capitello dorico è formato da due parti principali: l'echino, una sorta di cuscino arrotondato, e l'abaco, un elemento quadrato che sostiene la trabeazione
Trabeazione
La trabeazione dorica è composta da un architrave liscio, un fregio alternato di metope e triglifi, e una cornice
L'ordine dorico è noto per la sua austerità e la capacità di trasmettere un senso di forza e stabilità, riflettendo i valori della società greca
L'Acropoli di Atene, cuore religioso e politico della città, è stata oggetto di una significativa ricostruzione nel V secolo a.C. sotto l'egida di Pericle, statista ateniese che mirava a manifestare la grandezza di Atene
Propilei
I Propilei sono un complesso di ingressi monumentali all'Acropoli, caratterizzati dall'uso dell'ordine dorico
Partenone
Il Partenone, dedicato alla dea Atena, è il tempio più famoso dell'Acropoli e rappresenta un esempio eccellente dell'uso dell'ordine dorico
Altri monumenti
Tra gli altri monumenti dell'Acropoli di Atene, si trovano il tempio di Atena Nike e l'Eretteo, entrambi caratterizzati dall'uso dell'ordine dorico e da ricche decorazioni scultoree
Le città-stato greche, o polis, presentavano una grande varietà nella loro struttura urbana, con Atene che sviluppò un centro unificato e Sparta che mantenne una configurazione di villaggi separati
Polis
Le polis greche si svilupparono spesso senza un piano urbanistico definito, risultando in una forma irregolare
Colonie
Le colonie greche fondate in regioni come la Magna Grecia e l'Asia Minore seguivano un'impostazione più regolare, con una griglia ortogonale di strade che separava gli spazi pubblici da quelli privati
Il piano ippodameo, ideato dall'architetto Ippodamo di Mileto, favoriva l'ordine e l'efficienza nella disposizione degli spazi urbani
Il tempio greco era il luogo di culto e rappresentava la dimora terrena delle divinità, con una cella sacra, un vestibolo e un'eventuale tesoreria
Peristasi
La peristasi, una fila di colonne che circondava la cella, sosteneva la trabeazione e definiva lo spazio esterno del tempio
Frontoni
I frontoni, situati alle estremità del tetto, erano spesso decorati con sculture che narravano episodi mitologici legati alla divinità del tempio
I templi greci venivano progettati seguendo principi di simmetria e proporzionalità, e potevano essere classificati in base alla pianta e alla disposizione delle colonne
Nella Grecia antica, il mito aveva un ruolo centrale nella vita quotidiana e nella religiosità, fornendo spiegazioni dei fenomeni naturali e modelli di comportamento
I miti venivano tramandati oralmente e attraverso l'arte, contribuendo a rafforzare i valori sociali e morali
I santuari, spesso situati in luoghi di particolare bellezza naturale, erano centri di culto dove si svolgevano riti e sacrifici, e alcuni di essi acquisirono un'importanza panellenica diventando luoghi di pellegrinaggio e di festività religiose