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L'attentato di Sarajevo del 1914 e l'assassinio dell'Arciduca Francesco Ferdinando innescarono la Prima Guerra Mondiale. L'Austria-Ungheria, sospettando il coinvolgimento della Serbia, presentò un ultimatum che portò alla guerra. La strategia tedesca, l'entrata in guerra del Regno Unito e la disgregazione dell'internazionalismo segnarono il conflitto, che si trasformò in una guerra di trincea e si espanse globalmente con l'entrata degli Stati Uniti nel 1917.
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L'assassinio dell'Arciduca Francesco Ferdinando fu il fattore scatenante della Prima Guerra Mondiale
L'ultimatum austriaco alla Serbia
L'Austria-Ungheria presentò un ultimatum alla Serbia, sospettando il suo coinvolgimento nell'attentato
La risposta serba
La Serbia accettò la maggior parte delle richieste austriache, ma rifiutò l'intervento austriaco nelle indagini sull'assassinio
La dichiarazione di guerra dell'Austria-Ungheria
Insoddisfatta della risposta serba, l'Austria-Ungheria dichiarò guerra il 28 luglio 1914
La Russia, alleata della Serbia, iniziò la mobilitazione delle proprie truppe, portando la Germania a dichiarare guerra il 1° agosto 1914
La Germania attuò il Piano Schlieffen, che prevedeva un attacco rapido alla Francia attraverso il Belgio neutrale
Il Regno Unito, garantendo l'integrità territoriale del Belgio, dichiarò guerra alla Germania il 4 agosto 1914
La guerra di movimento prevista dal Piano Schlieffen si trasformò in una guerra di trincea, caratterizzata da un fronte statico e da battaglie estremamente sanguinose
La guerra divise le forze politiche internazionaliste, che avevano promosso la solidarietà tra i lavoratori al di là delle frontiere nazionali
La guerra coinvolse nazioni di tutti i continenti, con l'entrata in guerra di nazioni extraeuropee come il Giappone, l'Impero Ottomano e gli Stati Uniti