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Il potere dei monarchi durante il Medioevo e l'Età Moderna

La sacralità del potere monarchico e il doppio corpo del re rappresentano concetti fondamentali nella storia della sovranità. Nel Medioevo e nell'Età Moderna, i monarchi erano visti come figure semi-divine con poteri di origine divina. I rituali di regalità, come le incoronazioni e i funerali, simboleggiavano la continuità della monarchia, mentre la teoria del doppio corpo del re enfatizzava la distinzione tra la persona fisica del sovrano e l'istituzione eterna della monarchia. Queste pratiche erano supportate dalla Chiesa, che giocava un ruolo cruciale nel legittimare il potere regale.

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1

Origine del potere monarchico nel Medioevo e nell'Età Moderna

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Considerato di origine divina, indipendente dal consenso popolare.

2

Ruolo delle cerimonie regali

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Rafforzare la percezione del sovrano con attributi sacri e semidivini.

3

Importanza della successione al trono

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Momento cruciale per la continuità dello Stato, transizione di potere senza interruzioni.

4

L'______ di un nuovo monarca era un rito solenne che sanciva il passaggio di potere e si concludeva con l'______ della folla.

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incoronazione acclamazione

5

Re taumaturghi e scrofola

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Credenza che i re di Francia e Inghilterra potessero guarire la scrofola, malattia a volte spontaneamente regressiva.

6

Marc Bloch - 'I re taumaturghi'

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Studio sull'origine e l'effetto della credenza nei poteri guaritori dei re, legati all'unzione nell'incoronazione.

7

Unzione e sacralità regale

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Rito dell'incoronazione che conferiva sacralità e potere guaritore, simbolo della legittimazione divina del sovrano.

8

Il coinvolgimento di figure come il ______ o i ______ durante la cerimonia simboleggiava il loro ruolo di ______ tra Dio e il ______.

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papa vescovi intermediari monarca

Q&A

Ecco un elenco delle domande più frequenti su questo argomento

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La Sacralità del Potere Monarchico e il Doppio Corpo del Re

Durante il Medioevo e l'Età Moderna, il potere dei monarchi era considerato di origine divina, e il consenso popolare aveva un ruolo marginale. Questa percezione era rafforzata da cerimonie che attribuivano al sovrano attributi sacri e semidivini. La successione al trono era un momento delicato, essenziale per la continuità dello Stato. Per assicurare una transizione di potere senza interruzioni, i teorici politici elaborarono la teoria del "doppio corpo del re": il "corpo naturale" soggetto a malattia e morte, e il "corpo politico" che simboleggiava l'eternità della sovranità. Questa distinzione aveva conseguenze pratiche, come evidenziato dalla giustificazione dell'esecuzione di Carlo I d'Inghilterra, dove i puritani distinguevano tra il suo fallibile corpo naturale e il sacro corpo politico.
Coronazione medievale in cattedrale gotica con re in trono dorato, mantello rosso e corona gemmata, guardie in armatura e nobili in abiti sontuosi.

Rituali di Regalità e la Continuità della Monarchia

I rituali funebri e di incoronazione erano densi di simbolismo e miravano a rafforzare la continuità della monarchia. In nazioni come l'Inghilterra e la Francia, la morte di un re era seguita da cerimonie funebri in cui un effigie rappresentava il sovrano defunto, mentre il suo corpo veniva preparato per la sepoltura. Questo simboleggiava che la monarchia sopravviveva oltre la morte fisica del re. L'incoronazione del nuovo sovrano era un evento maestoso che confermava il trasferimento di potere attraverso giuramenti, unzione con oli sacri e l'assegnazione di insegne regali, culminando con l'acclamazione del popolo. Questi rituali non solo consacravano il principe come sovrano sacro ma anche consolidavano l'idea di una monarchia eterna.

Il Potere Miracoloso dei Sovrani e la Credenza Popolare

La sacralità dei monarchi era a volte legata a presunti poteri sovrannaturali, come la capacità di guarire la scrofola, attribuita ai re di Francia e Inghilterra. Questa credenza era sostenuta dalla natura della malattia, che poteva regredire spontaneamente, e dalle testimonianze di guarigioni miracolose, che venivano enfatizzate rispetto ai fallimenti. Marc Bloch, nel suo studio "I re taumaturghi", analizza questa tradizione e il suo impatto, evidenziando come l'unzione nell'incoronazione fosse considerata la fonte della sacralità e del potere guaritore dei sovrani.

La Consacrazione Regale e il Ruolo della Chiesa

La cerimonia di consacrazione e incoronazione non solo elevava il sovrano a una figura sacra ma sottolineava anche l'importanza della Chiesa nel legittimare il potere regale. La partecipazione di figure ecclesiastiche, come il papa o i vescovi, durante il rito, simboleggiava il loro ruolo di intermediari tra Dio e il monarca. Questa pratica ha talvolta generato tensioni tra potere ecclesiastico e laico, con il Papato che rivendicava la supremazia sulle autorità temporali e le monarchie che affermavano la propria autorità divina. Nonostante le dispute, la sacralizzazione del potere monarchico rimaneva un elemento centrale dell'istituzione, fortemente legata alla benedizione e alla presenza della Chiesa.