L'influenza dei Longobardi e di Carlo Magno sull'arte e l'architettura medievale

Il declino dell'Impero Romano d'Occidente e l'insediamento dei Longobardi in Italia

L'invasione dei Longobardi, guidata dal loro re Alboino, iniziò nel 568 d.C. e segnò un'ulteriore fase nel processo di dissoluzione dell'Impero Romano d'Occidente. Questa migrazione di popoli germanici, che si insediarono in Italia settentrionale e centrale, portò alla fondazione del Regno Longobardo con capitale a Pavia. Nonostante le origini barbariche e la pratica iniziale dell'arianesimo, i Longobardi si convertirono gradualmente al cattolicesimo romano, integrandosi con le popolazioni locali e assimilando elementi della cultura romana, come dimostrato dalla loro arte e architettura.

Caratteristiche e significato dell'arte longobarda

L'arte longobarda, di cui l'Altare del duca Ratchis è un esempio preminente, mostra una sintesi tra le tradizioni germaniche e l'eredità artistica romana. Questo altare, realizzato nel VII secolo e situato nella chiesa di San Michele a Cividale del Friuli, presenta scene bibliche e simboli cristiani scolpiti con uno stile che enfatizza la linearità e l'astrazione piuttosto che il realismo. Le figure sono rappresentate con proporzioni e gesti espressivi che riflettono la spiritualità e la visione del mondo longobarda, mentre l'uso dell'horror vacui sottolinea la ricchezza decorativa e la complessità simbolica dell'opera.

La fondazione del Sacro Romano Impero e l'impulso alla Rinascenza carolingia

L'ascesa di Carlo Magno e la sua incoronazione a imperatore nel 800 d.C. da parte di Papa Leone III rappresentarono la nascita del Sacro Romano Impero e un nuovo capitolo nella storia europea. Carlo Magno, attraverso la sua politica di riforma culturale e religiosa, promosse la Rinascenza carolingia, un periodo di rinascita intellettuale e artistica che mirava a recuperare e rinnovare il patrimonio culturale dell'antica Roma. Questo movimento si manifestò attraverso la fondazione di scuole, la standardizzazione della scrittura e la commissione di opere d'arte e architettura che riflettevano l'ideale di un impero cristiano universale.

La Cappella Palatina di Aquisgrana e il Monumento equestre di Carlo Magno

La Cappella Palatina di Aquisgrana, costruita per volere di Carlo Magno, è un capolavoro dell'architettura carolingia che fonde elementi dell'architettura classica, bizantina e germanica. La sua pianta ottagonale, il deambulatorio e la cupola emisferica sono esempi di come l'architettura carolingia abbia cercato di rivivere la grandezza dell'Impero Romano. Il Monumento equestre di Carlo Magno, sebbene non sia sopravvissuto fino ai giorni nostri, è noto attraverso descrizioni e rappresentazioni successive; esso rifletteva l'ammirazione per i monumenti equestri dell'antichità romana e serviva come simbolo del potere e dell'autorità imperiale di Carlo Magno.

L'influenza carolingia nell'arte italiana: l'Altare d'oro di Sant'Ambrogio

L'Altare d'oro di Sant'Ambrogio, situato nella basilica di Sant'Ambrogio a Milano, è un esempio significativo dell'arte carolingia in Italia. Questo reliquiario, commissionato dall'arcivescovo Angilberto II, è decorato con scene della vita di Cristo e di Sant'Ambrogio, realizzate con tecniche di oreficeria avanzate. L'opera riflette l'importanza del culto delle reliquie e la venerazione dei santi nel cristianesimo medievale, nonché l'abilità degli artigiani carolingi nel lavorare metalli preziosi. La firma dell'artista, Vuolvìnio, è un raro esempio di riconoscimento individuale in un'epoca in cui l'arte era spesso anonima, segnando un cambiamento nella percezione dell'artista e del suo ruolo nella società.