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La stampa ha trasformato l'accesso all'informazione, influenzando cultura e politica. In Italia, la libertà di stampa è protetta dall'articolo 21 della Costituzione, contrastando censure storiche e promuovendo il pluralismo.
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La stampa a caratteri mobili di Gutenberg, inventata nel XV secolo, ha rivoluzionato la circolazione delle informazioni in Italia
Articolo 28 dello Statuto Albertino del Regno di Sardegna del 1848
L'articolo 28 dello Statuto Albertino del Regno di Sardegna del 1848 riconosceva la libertà di stampa come un diritto fondamentale durante i governi liberali in Italia
Durante la Prima guerra mondiale, la libertà di stampa in Italia è stata compressa a causa dell'introduzione della censura per ragioni di sicurezza nazionale
L'articolo 21 della Costituzione italiana garantisce la libertà di stampa in Italia, tutelando l'espressione e regolamentando l'uso dei media
La Costituzione italiana distingue tra stampa periodica, come giornali e riviste, e stampa non periodica, come i libri, per regolamentarne l'uso
Durante il regime fascista in Italia, la libertà di stampa è stata fortemente limitata attraverso l'uso della censura e della propaganda per manipolare l'opinione pubblica
In Italia esiste una molteplicità di testate giornalistiche, che spaziano dal livello nazionale a quello locale, garantendo un'ampia varietà di punti di vista e contribuendo al pluralismo dell'informazione
La legge n° 198 del 1990 e altre normative hanno introdotto misure per prevenire la concentrazione di proprietà nei media in Italia
In Italia esistono regolamentazioni per i finanziamenti pubblici alla stampa, che includono sgravi fiscali e contributi per la distribuzione, al fine di sostenere la pluralità informativa e la sopravvivenza delle edicole