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Ugo Foscolo, in 'Le ultime lettere di Jacopo Ortis', dipinge una visione pessimistica della gioia umana, vedendola come un'illusione fugace. Il protagonista Jacopo vive un amore che, pur essendo fonte di estasi, lo porta a una dolorosa consapevolezza delle convenzioni sociali e della ricerca di un significato più profondo nella vita.
Jacopo Ortis vede la felicità come un'illusione fugace e quasi inaccessibile
Ortis si sente impotente e trascurabile di fronte alla grandezza e alla perfezione dell'universo
La menzione di Dio si riferisce a una divinità più vicina al concetto pagano, suggerendo una visione dell'esistenza più immanente
L'amore porta Jacopo a confrontarsi con la propria esistenza e con le contraddizioni della vita
La relazione amorosa come fonte di momentanea estasi
L'amore porta momentanea estasi, ma anche sofferenza e una maggiore consapevolezza della realtà
I sentimenti puri contro le convenzioni sociali e politiche
La relazione amorosa mette in luce il conflitto tra sentimenti puri e convenzioni sociali e politiche
L'esperienza amorosa porta Jacopo a riflettere sulla natura effimera della gioia e sulla ricerca di un significato più profondo nella vita