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L'opera buffa, nata nei teatri lirici italiani, si sviluppa da intermezzi comici a genere autonomo con 'La Serva Padrona' di Pergolesi. Successi come 'Le nozze di Figaro' di Mozart e 'L'italiana in Algeri' di Rossini ne consolidano la popolarità, mescolando musica e comicità.
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Gli intermezzi comici erano spettacoli brevi eseguiti durante le pause delle opere serie per intrattenere il pubblico
"La Serva Padrona" di Giovanni Battista Pergolesi (1733)
Quest'opera, che racconta le vicende di una serva che cerca di diventare la padrona sposando il suo datore di lavoro, è considerata un punto di svolta per l'indipendenza del genere
L'opera buffa si distingueva per la sua accessibilità e per l'uso di cantanti specializzati nel ruolo comico, apprezzati sia per le loro capacità attoriali che canore
La vocalità dell'opera buffa privilegiava la chiarezza di pronuncia e l'agilità, fondamentali per trasmettere il testo umoristico
Il linguaggio dell'opera buffa era spesso colloquiale e i testi erano scritti per essere immediatamente comprensibili
L'opera buffa utilizzava il recitativo secco, che permetteva un dialogo rapido e spiritoso, in contrasto con il recitativo accompagnato più solenne dell'opera seria
La musica dell'opera buffa tendeva a una maggiore fluidità, con transizioni quasi impercettibili tra recitativo e aria, grazie alla maestria dei compositori che integravano le due forme
La "commedia per musica", un genere affine all'opera buffa ma rappresentato in dialetto e con una diffusione più limitata, contribuiva alla varietà del repertorio comico dell'epoca
L'opera buffa si affermò come genere indipendente nel corso del XVIII secolo, in particolare dopo il 1750
"La Cecchina" di Niccolò Piccinni (1760)
Quest'opera contribuì alla popolarità dell'opera buffa grazie al suo successo internazionale
"Il matrimonio segreto" di Domenico Cimarosa (1792)
Quest'opera fu un altro esempio di successo internazionale dell'opera buffa
"Le nozze di Figaro" di Wolfgang Amadeus Mozart (1786)
Quest'opera, considerata un capolavoro del repertorio operistico buffo, contribuì alla popolarità del genere
"L'italiana in Algeri" (1813)
Quest'opera, composta in soli 27 giorni, fu un trionfo grazie alla sua vivace partitura e al libretto ricco di situazioni comiche
"Il barbiere di Siviglia" (1816)
Quest'opera, con la sua comicità sofisticata e i pezzi d'insieme, portò l'opera buffa a nuove vette