La nascita della Repubblica Italiana segna un periodo di ricostruzione e rinnovamento post Seconda Guerra Mondiale. Il referendum del 2 giugno 1946, le alleanze geopolitiche, il miracolo economico e le riforme strutturali hanno plasmato il paese. Figure come Alcide De Gasperi e Aldo Moro emergono nel contesto di un'Italia in trasformazione, affrontando le sfide del boom economico e del movimento del Sessantotto.
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Dopo la fine della Seconda Guerra Mondiale, l'Italia si trovò a dover affrontare un complesso processo di ricostruzione nazionale, segnato dalla sconfitta militare e dalla perdita di territori e colonie
Il 2 giugno 1946, un referendum popolare decretò la fine della monarchia e la nascita della Repubblica Italiana
Dopo la fine della monarchia, il panorama politico italiano era fortemente polarizzato tra diversi schieramenti, tra cui la Democrazia Cristiana, il Partito Comunista Italiano e il Partito Socialista Italiano
Gli Stati Uniti e la Santa Sede supportavano la Democrazia Cristiana, mentre l'Unione Sovietica era il punto di riferimento per le sinistre marxiste
Nel contesto della Guerra Fredda, l'Italia si allineò geopoliticamente con gli Stati Uniti, aderendo alla NATO nel 1949 e firmando il Trattato di pace del 1947
La Costituzione italiana, entrata in vigore il 1° gennaio 1948, istituì un sistema di governo parlamentare con un bicameralismo perfetto e stabilì il ruolo del Presidente della Repubblica
Tra la metà degli anni '50 e la fine degli anni '60, l'Italia sperimentò un periodo di rapido sviluppo economico, comunemente definito "miracolo economico"
La crescita economica fu stimolata dagli aiuti finanziari del Piano Marshall e da politiche economiche mirate, come la riforma fiscale e la riforma agraria
La Democrazia Cristiana, guidando il governo, adottò una politica economica di ispirazione keynesiana e promosse il ruolo dell'industria pubblica nella ricostruzione del paese
Negli anni '50, la Democrazia Cristiana si trovò di fronte alla scelta di ampliare la coalizione di governo verso destra o verso sinistra
La decisione di includere il Partito Socialista Italiano nei governi di centro-sinistra portò a importanti riforme, come la nazionalizzazione dell'energia elettrica
Negli anni '60, il movimento del Sessantotto fu stimolato dalle aspettative generate dal boom economico e dalle proteste studentesche che mettevano in luce il divario tra le istituzioni e le nuove generazioni
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