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La semiotica visiva analizza i segni nel campo visivo, esplorando il riconoscimento iconico e le teorie di somiglianza. Umberto Eco ha introdotto i tipi cognitivi per spiegare come riconosciamo gli oggetti attraverso schemi mentali, mentre la rappresentazione del movimento e del tempo nelle immagini statiche utilizza tecniche specifiche per trasmettere dinamicità.
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La semiotica figurativa analizza le immagini come rappresentazioni simboliche del mondo reale
La semiotica plastica esplora le proprietà visive intrinseche come forma, colore e composizione
Il riconoscimento iconico è un tema centrale della semiotica figurativa e si basa sulla capacità di identificare ciò che un'immagine rappresenta
La teoria della somiglianza sostiene che riconosciamo le immagini perché somigliano agli oggetti reali, ma è stata messa in discussione poiché un'immagine è bidimensionale e manca di proprietà tridimensionali, tattili e olfattive
La teoria delle icone considera le immagini come segni composti da un significante, la forma visiva, e un significato, l'oggetto rappresentato
La questione principale è se il significante figurativo sia riconosciuto attraverso una rappresentazione mentale dell'oggetto reale o attraverso convenzioni culturali arbitrarie
Umberto Eco ha introdotto il concetto di tipi cognitivi, schemi mentali che ci permettono di riconoscere gli oggetti attraverso l'esperienza diretta con il mondo
Eco ha coniato il termine "ipoicona" per indicare la somiglianza parziale e spaziale tra il segno visivo e il suo referente
La scuola greimasiana si concentra sull'analisi narrativa dei testi visivi e sostiene che il riconoscimento è influenzato da una griglia culturale di lettura del mondo
Ruggero Eugeni ha identificato tre tecniche principali per rappresentare il movimento in immagini statiche: il movimento bloccato, il movimento contratto e il movimento articolato
Queste tecniche consentono di trasmettere la dinamicità e la temporalità delle azioni in un formato statico, offrendo una rappresentazione visiva di eventi che si svolgono nel tempo
L'iconografia si occupa dell'identificazione di personaggi o temi attraverso attributi simbolici e caratteristiche ricorrenti
L'iconologia si dedica all'interpretazione del significato più profondo di un'opera d'arte
Queste discipline, originarie del Rinascimento, sono state integrate nella semiotica visiva come sistemi preesistenti di significazione all'interno dello studio dei segni visivi
La connotazione si riferisce all'insieme di significati secondari che un'immagine può evocare oltre al suo significato denotativo
Roland Barthes ha distinto tra denotazione, il significato letterale di un'immagine, e connotazione, che aggiunge strati di significato influenzati dal contesto culturale e ideologico
La retorica visiva si occupa delle strategie di persuasione e argomentazione in immagini, utilizzando figure retoriche come metonimia e metafora per arricchire il significato e l'impatto delle immagini