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La scena artistica di New York negli anni '70 e '80 testimonia un'epoca di pluralismo estetico e la rinascita della pittura figurativa. Artisti come Cindy Sherman e movimenti come il neoespressionismo tedesco hanno segnato il panorama culturale, influenzando il mercato dell'arte e la percezione sociale dell'artista.
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Durante gli anni '70, la scena artistica di New York era caratterizzata da un vivace pluralismo estetico, con una varietà di espressioni artistiche che includevano arte concettuale, performance, pittura e scultura
L'Avant Garde Festival of the Arts del 1978 è un esempio emblematico di questa diversità, presentando un'ampia gamma di opere e attività artistiche
Lower Manhattan divenne un laboratorio di sperimentazione artistica, dove l'arte era diffusa e non sempre legata al mercato commerciale
Artisti astrattisti, minimalisti e pop avevano mantenuto viva la tradizione pittorica negli anni '70
Nuove tendenze come il fotorealismo e il pattern painting in America, insieme a movimenti europei come la Support-surface in Francia e la "nuova pittura" in Italia, avevano rinnovato l'approccio alla pittura
L'arte concettuale, piuttosto che eliminare la pittura, ne aveva influenzato lo sviluppo, come dimostrato dalle opere di artisti come Jonathan Borofsky e Mario Merz
Negli anni '80, c'è stato un rinnovato interesse per la pittura figurativa e un ritorno al centro del mercato dell'arte
Il periodo degli anni '80 è stato caratterizzato da una speculazione intensa nel mercato dell'arte, stimolata dalla politica economica di Reagan
Il valore delle opere d'arte aumentò notevolmente negli anni '80, come evidenziato dall'acquisto da parte del Whitney Museum dell'opera "Three Flags" di Jasper Johns per un milione di dollari