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Le entità politiche del Nord Italia nel XIV secolo

Il XIV secolo vide il Nord Italia frammentato in Signorie e Ducati, come la Signoria di Ferrara degli Este e il Ducato di Milano dei Visconti. Queste entità politiche, insieme alle Repubbliche marinare di Venezia e Genova, plasmarono profondamente la cultura e la politica dell'epoca, influenzando l'arte rinascimentale e le future unificazioni nazionali.

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1

Signoria dei Gonzaga a Mantova

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I Gonzaga governarono Mantova dal 1328, mantenendo l'indipendenza tramite equilibri politici tra Venezia e Milano.

2

Amedeo VIII e il Ducato di Savoia

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Amedeo VIII divenne duca nel 1416 per decreto imperiale, influenzando la storia regionale e l'unificazione italiana.

3

Ruolo culturale della corte estense

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La corte di Ferrara divenne centro di cultura rinascimentale, attrattiva per artisti e intellettuali.

4

A Venezia, il ______ era responsabile dell'elezione del ______, la figura di massima autorità.

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Maggior Consiglio doge

5

Genova ha ottenuto la supremazia navale sconfiggendo ______ nella battaglia della ______ nel ______.

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Pisa Meloria 1284

6

Nomina di Matteo Visconti a vicario imperiale

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1311, Matteo Visconti diventa vicario imperiale, rafforzando l'influenza milanese e la legittimità dei Visconti.

7

Divisione del Ducato di Milano post-1402

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Morte di Gian Galeazzo Visconti porta alla divisione del ducato tra i suoi eredi, indebolendo temporaneamente il potere milanese.

8

Ascesa di Francesco Sforza a Duca di Milano

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Filippo Maria Visconti muore senza eredi diretti; il genero Francesco Sforza conquista il ducato, iniziando la dinastia Sforza.

9

A ______, la dinastia dei ______ iniziò il suo dominio nel ______ sotto la guida di ______ il Vecchio.

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Firenze Medici 1434 Cosimo

10

Centro dello Stato della Chiesa

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Roma, fulcro dell'influenza dello Stato della Chiesa, circondata da Marche, Umbria e Romagna.

11

Riforma amministrativa di Egidio d'Albornoz

Clicca per vedere la risposta

Dopo il ritorno del Papato a Roma nel 1377, il cardinale Egidio d'Albornoz ristrutturò l'amministrazione dello Stato Pontificio.

12

Pratica del nepotismo papale

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I papi favorivano i propri familiari per mantenere il potere e gli interessi della Chiesa, a causa della natura elettiva della carica.

13

Nella parte meridionale d'Italia, la nobiltà ______ era potente e l'economia si basava principalmente sui ______.

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feudale latifondi

14

Il Regno di Napoli conobbe un'epoca di ______ durante il dominio di ______ d'Angiò.

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prosperità Roberto

15

Nel , Alfonso V d' riuscì a riunire i Regni di Napoli e di Sicilia, terminando le dispute ______.

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1442 Aragona dinastiche e territoriali

Q&A

Ecco un elenco delle domande più frequenti su questo argomento

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Le Signorie e i Ducati nel Nord Italia nel XIV Secolo

Durante il XIV secolo, il Nord Italia era un mosaico di entità politiche autonome, molte delle quali erano Signorie, ovvero territori governati da una famiglia signorile. La Signoria di Ferrara, governata dalla famiglia d'Este dal 1240, fu una delle prime a consolidarsi, estendendo il proprio dominio anche a Modena e Reggio Emilia. La corte estense divenne un rinomato centro di cultura rinascimentale, attrattiva per artisti e intellettuali. I Gonzaga, che presero il potere a Mantova nel 1328, riuscirono a mantenere l'indipendenza del loro territorio attraverso una sapiente politica di bilanciamento tra le influenze di Venezia e Milano. I Savoia, che controllavano un'area comprendente l'odierno Piemonte, la Valle d'Aosta e parti della Francia, videro Amedeo VIII diventare duca per decreto imperiale nel 1416, un evento che segnò profondamente la storia regionale e che avrebbe avuto ripercussioni nel processo di unificazione nazionale del XIX secolo.
Veduta panoramica del Duomo di Firenze con la cupola di Brunelleschi e il campanile di Giotto, cielo azzurro e dettagli architettonici colorati.

La Repubblica di Venezia e la Repubblica di Genova

Le repubbliche marinare di Venezia e Genova si distinguevano dalle Signorie per la loro struttura oligarchica, essendo governate da un ristretto numero di famiglie patrizie. A Venezia, il Maggior Consiglio, composto da membri di queste famiglie, eleggeva il doge, che rappresentava la massima autorità dello Stato. Dopo aver fronteggiato rivalità con Genova e l'espansione ottomana, Venezia iniziò la sua espansione sulla terraferma, entrando in conflitto con il Ducato di Milano. Genova, che aveva assicurato la propria supremazia navale con la vittoria nella battaglia della Meloria contro Pisa nel 1284, divenne un centro di preminenza bancaria in Europa. Tuttavia, la pressione dell'avanzata ottomana la costrinse a ridimensionare le proprie attività marittime, spostando il focus sulle operazioni finanziarie.

Il Ducato di Milano e l'Ascesa dei Visconti

Il Ducato di Milano, sotto il comando della famiglia Visconti, emerse come una delle entità politiche più influenti del Nord Italia. Matteo Visconti fu nominato vicario imperiale nel 1311, e i suoi discendenti estesero progressivamente il dominio milanese. Gian Galeazzo Visconti, che ottenne il titolo ducale nel 1395, consolidò il potere milanese espandendolo fino a includere parti del Veneto, della Toscana e dell'Umbria. Dopo la sua morte nel 1402, il ducato fu diviso tra i suoi eredi. Filippo Maria Visconti lavorò per ricostituire l'influenza milanese, entrando in conflitto con Venezia e Firenze. Alla sua morte senza eredi diretti, il genero Francesco Sforza assunse il controllo del Ducato, inaugurando la dinastia Sforza.

La Signoria dei Medici e il Rinascimento Fiorentino

A Firenze, la famiglia Medici, sotto la guida di Cosimo il Vecchio, un influente banchiere, assunse il controllo della città nel 1434. Cosimo esercitò il potere dietro le quinte, mantenendo le istituzioni repubblicane ma influenzandole fortemente. Il periodo di massimo splendore della Signoria medicea si verificò sotto Lorenzo il Magnifico, che governò dal 1469 al 1492. Sotto il suo mecenatismo, Firenze divenne un fulcro culturale di importanza internazionale e la culla del Rinascimento italiano, attirando artisti e intellettuali di fama mondiale.

Lo Stato della Chiesa e le Sue Sfide Politiche

Lo Stato della Chiesa, con Roma al suo centro, estese la sua influenza su territori che comprendevano le Marche, l'Umbria e la Romagna. Seguendo il ritorno del Papato a Roma nel 1377, il cardinale Egidio d'Albornoz riformò l'amministrazione dello Stato Pontificio. Nonostante ciò, la stabilità politica era frequentemente minacciata dalla presenza di potenti Signorie vicine e dalla natura elettiva della carica papale, che spingeva i papi a praticare il nepotismo per assicurare la continuità del loro potere e degli interessi della Chiesa.

Angioini e Aragonesi nell'Italia Meridionale

Nel Mezzogiorno d'Italia, la situazione politica era contraddistinta dalla presenza di una nobiltà feudale forte e da un'economia prevalentemente agraria basata sui latifondi. Dopo la pace di Caltabellotta nel 1302, la Sicilia passò sotto il controllo degli Aragonesi, mentre il Regno di Napoli rimase agli Angioini. Quest'ultimo visse un periodo di prosperità sotto il regno di Roberto d'Angiò, ma fu seguito da periodi di instabilità interna. Nel 1442, Alfonso V d'Aragona riuscì a unificare i Regni di Napoli e di Sicilia, ponendo fine a lunghe dispute dinastiche e territoriali.