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Lo Zibaldone di Leopardi è una raccolta di riflessioni che spaziano dalla letteratura alla filosofia, esplorando temi come l'infelicità umana e la natura. Il poeta passa da una visione della natura come materna a una forza indifferente o maligna, influenzando la sua poetica e il concetto di piacere illimitato raggiungibile solo attraverso l'immaginazione.
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Lo Zibaldone è una raccolta di appunti, riflessioni e aforismi che spaziano su temi molteplici
Lo Zibaldone non segue una struttura lineare, ma offre uno sguardo intimo sul percorso intellettuale di Leopardi
Grazie alla sua natura di diario, lo Zibaldone permette di osservare l'evoluzione delle idee e del pensiero critico di Leopardi nel corso degli anni
Secondo Leopardi, l'uomo è naturalmente incline a cercare un piacere illimitato, ma questa aspirazione è destinata a rimanere insoddisfatta, generando un senso di perenne infelicità
Inizialmente, Leopardi interpreta la natura come una forza materna che offre all'uomo l'illusione come consolazione alla sua condizione misera
Successivamente, Leopardi rivede la sua concezione della natura, ora vista come una forza indifferente e spesso maligna che inganna l'uomo con la promessa di un piacere infinito
Leopardi sostiene che il progresso della civiltà e l'accentuazione del razionalismo hanno privato l'uomo delle illusioni che un tempo lo spingevano a compiere gesta eroiche
Secondo Leopardi, la società contemporanea, e in particolare l'Italia del suo tempo, è caratterizzata da apatia, noia e una generale decadenza morale e culturale
Con il passaggio a un pessimismo di stampo cosmico, Leopardi estende la sua riflessione sull'infelicità umana a una dimensione universale e atemporale
Leopardi elabora una poetica incentrata sul concetto di "vago e indefinito", legato alla sua teoria del piacere
Leopardi si distingue dai romantici per la sua enfasi sull'equilibrio e la chiarezza dei classici, pur condividendo con loro la critica al classicismo accademico e l'importanza attribuita all'immaginazione
Secondo Leopardi, la poesia deve evocare immagini e suoni che stimolino l'immaginazione, creando uno spazio di compensazione e di fuga dalla realtà dolorosa