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Il Pantheon di Roma, capolavoro dell'architettura antica, fu trasformato in chiesa cristiana nel 609 d.C., garantendone la preservazione. Originariamente dedicato a tutti gli dei, la sua struttura innovativa con una cupola emisferica e l'oculus centrale simboleggiano il cielo e l'ordine cosmico. La conversione in Santa Maria ad Martyres ha permesso al Pantheon di resistere al tempo, mantenendo la sua funzione religiosa e architettonica.
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Il Pantheon fu commissionato da Marco Vipsanio Agrippa e costruito tra il 27 e il 25 a.C. come parte di un ampio programma di edilizia pubblica nel Campo Marzio
Nel 609 d.C., l'imperatore bizantino Foca autorizzò la trasformazione del Pantheon in chiesa cristiana, che fu attuata da Papa Bonifacio IV
La conversione del Pantheon in chiesa cristiana ha permesso la sua sopravvivenza quasi intatta fino ai giorni nostri, proteggendolo dalle distruzioni che hanno colpito molti altri monumenti romani
L'edificio combina un pronao colonnato, un intermedio rettangolare e una cella circolare, con una cupola emisferica che rappresenta un capolavoro ingegneristico dell'antichità
Le colonne del pronao sono fatte di granito egiziano e marmo greco, e il tetto originariamente era adornato di bronzo, successivamente rimosso
La cupola del Pantheon, ancora oggi la più grande in calcestruzzo non armato del mondo, rappresenta il cielo e l'ordine cosmico attraverso l'oculus al centro
La dedicazione del Pantheon come chiesa cristiana nel 609 d.C. ha segnato un punto di svolta nella conservazione del patrimonio architettonico romano
La posizione del Pantheon è stata scelta per la sua connessione simbolica con la leggenda della fondazione di Roma e la figura di Romolo, il suo primo re
La conversione del Pantheon in chiesa cristiana è stata un evento insolito a Roma e rappresenta uno dei primi e pochi esempi di tale pratica, contribuendo alla sua importanza storica e culturale