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La vita e le opere di Giovan Battista Marino

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Giovan Battista Marino, poeta barocco, ha lasciato un'impronta indelebile con opere come 'Adone', che ridefiniscono l'epica attraverso l'amore e il piacere sensuale. La sua ricerca della 'meraviglia' e l'uso di un linguaggio ricco hanno influenzato la letteratura successiva, spaziando dal sublime al comico e dal satirico all'encomiastico.

Vita e opere di Giovan Battista Marino

Giovan Battista Marino (1569-1625), poeta napoletano, è una figura emblematica del Barocco letterario italiano. La sua esistenza fu costellata di avventure e polemiche: fuggì da Napoli a seguito di accuse legali, tra cui seduzione e falsificazione, per poi stabilirsi a Roma e Ravenna, dove pubblicò le prime edizioni delle sue "Rime" e "La lira". A Torino, accolto dalla corte di Carlo Emanuele I di Savoia, ottenne il titolo di cavaliere e si trovò al centro di una feroce contesa con il poeta Gaspare Murtola, che sfociò in un tentativo di assassinio nei suoi confronti. Marino evitò l'attentato e prese il posto di Murtola come segretario ducale. Dopo un periodo di detenzione nel 1611 per motivi non del tutto chiariti, si trasferì a Parigi, dove fu onorato alla corte di Maria de' Medici. Qui rivide e pubblicò le sue opere principali, tra cui "Le Dicerie sacre", "La galeria", "La sampogna" e il suo capolavoro, il poema epico-mitologico "Adone", che gli valse fama internazionale. Tornato in Italia, Marino fu celebrato a Torino, Roma e Napoli, prima di morire nel 1625.
Scrivania barocca in legno scuro con calamaio d'argento, penna d'oca e libro antico aperto, sotto ritratto stilizzato d'epoca e dettagli raffinati.

La poetica innovativa di Marino e il suo impatto sul Barocco

La poetica di Giovan Battista Marino si caratterizzava per la ricerca della "meraviglia", finalizzata a sorprendere il lettore con un linguaggio ricco e innovativo che superava i canoni tradizionali. Il suo stile era volto a catturare la varietà dell'esperienza umana, spaziando dal sublime al comico, dall'encomiastico al satirico, dalla devozione all'invettiva. Opere come "La Lira" e "La Galeria" riflettono un'ambizione enciclopedica e un'attenzione minuziosa per la descrizione, sia di opere d'arte che di temi diversi, con una predilezione per la forma e l'uso di artifici retorici. Marino fu maestro nell'arte del "leggere col rampino", ovvero nell'adattare e rielaborare versi altrui, influenzando significativamente la letteratura barocca e ponendo l'accento sugli effetti linguistici e stilistici, piuttosto che sul contenuto.

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00

Il poeta ______ ______ Marino nacque nel ______ e divenne un simbolo del ______ letterario italiano.

Giovan Battista

1569

Barocco

01

A ______ ottenne il titolo di cavaliere e sostituì Gaspare Murtola come ______ ducale dopo aver evitato un ______.

Torino

segretario

attentato

02

Marino visse a ______ onorato alla corte di ______ de' Medici e pubblicò il suo capolavoro, ______.

Parigi

Maria

Adone

Q&A

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