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L'Architettura delle Domus Romane

L'architettura delle domus romane rifletteva lo status sociale dei ceti abbienti con atrii, cubicula e giardini. Le insulae, invece, erano edifici multifamiliari per i meno abbienti, spesso con negozi al piano terra e appartamenti sovrastanti. Queste strutture dimostrano l'organizzazione urbana e la stratificazione sociale nell'antica Roma.

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1

Le ______ ______ erano abitazioni di lusso per i ricchi della società romana, diffuse dal ______ secolo a.C.

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domus romane I

2

L'______ era il cuore della domus romana, caratterizzato da un ______ per luce e raccolta d'acqua e da un ______ multifunzionale.

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atrium compluvium spazio centrale

3

Cubicula

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Camere da letto piccole, intorno all'atrio.

4

Alae

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Stanze laterali per vari scopi, adiacenti all'atrio.

5

Hortus vs Peristylium

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Hortus: giardino interno. Peristylium: cortile colonnato con giardino centrale.

6

Al ______ terra delle insulae si potevano trovare ______ e ______.

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piano negozi botteghe

7

Le insulae erano costruite per massimizzare l'uso dello spazio nelle dense città ______ e avevano spazi comuni come ______ interni.

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romane cortili

8

A causa della loro altezza e della qualità costruttiva spesso ______, le insulae erano soggette a ______ e ______.

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precaria crolli incendi

9

Questi edifici condividevano ______ comuni e avevano ingressi che si aprono su ______ diverse.

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muri strade

10

Periodo storico Casa di Diana

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II secolo d.C.

11

Funzione piani Casa di Diana

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Piano terra: botteghe, primo piano: appartamenti pregiati, piani superiori: residenze modeste.

12

Servizi comuni Casa di Diana

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Corridoio d'ingresso, scale, latrina comune, fontana nel cortile.

13

Queste abitazioni erano spesso munite di fortificazioni e circondate da ______ ______ e ______ ______.

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giardini lussureggianti viali orti

14

Le ville romane disponevano di ______ ______ e ______ ______ tra i loro comfort.

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bagni termali templi privati

15

La villa fungeva da fulcro per l'______ ______ delle terre che la circondavano.

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attività produttiva

16

Le ville imperiali, volute dagli ______ , erano particolarmente imponenti per ______ e ______ ______.

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imperatori dimensioni ricchezza architettonica

Q&A

Ecco un elenco delle domande più frequenti su questo argomento

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L'Architettura delle Domus Romane

Le domus romane, dimore signorili urbane, erano riservate ai ceti più abbienti della società romana. A partire dal I secolo a.C., queste abitazioni adottarono una configurazione tipica che si mantenne per diversi secoli. Caratterizzate da un piano terra con una disposizione rettangolare, le domus avevano poche finestre rivolte verso l'esterno per preservare la privacy e ridurre il rumore proveniente dalle strade. Un muro perimetrale alto circondava la proprietà. L'accesso principale era preceduto da un vestibulum, un'area di transizione, e dalle fauces, un corridoio che portava all'atrium, il fulcro della casa. L'atrium era uno spazio aperto, parzialmente coperto, con un compluvium, un'apertura nel tetto che permetteva l'illuminazione e la raccolta dell'acqua piovana nell'impluvium sottostante. Questo spazio centrale era multifunzionale: ospitava il focolare domestico, i telai, l'armadio con i ritratti degli antenati, il lararium (altare domestico) e il forziere della famiglia.
Restauro di una domus romana con affreschi vivaci e mosaico dettagliato, impluvium centrale e luce naturale dal compluvium.

Gli Spazi Interni della Domus e la Vita Quotidiana

Intorno all'atrio si trovavano i cubicula, piccole camere da letto, e le alae, stanze laterali utilizzate per vari scopi. Procedendo oltre l'atrio si giungeva al tablinum, stanza utilizzata per ricevere ospiti e per i banchetti estivi. In molte domus, si poteva trovare un hortus, un giardino interno, o un peristylium, un cortile colonnato con un giardino centrale, che fungeva da area di svago e socializzazione. Altri ambienti importanti erano il triclinium, la sala da pranzo, l'exhedra, una sala per la conversazione, e gli oeci, grandi sale per ricevimenti. Questi spazi interni riflettevano la vita sociale e privata dei romani, con aree distinte per l'ospitalità, il riposo e le attività quotidiane.

Le Insulae: Abitazioni per la Maggior Parte della Popolazione

Le insulae, a differenza delle domus, erano edifici a più piani che ospitavano la maggior parte della popolazione urbana, inclusi i ceti medio-bassi. Questi edifici, simili agli attuali condomini, erano costituiti da unità abitative di dimensioni ridotte, spesso in affitto, e da spazi comuni come cortili interni. Al piano terra si trovavano negozi e botteghe. Le insulae erano progettate per ottimizzare lo spazio nelle affollate città romane, ma la loro altezza e costruzione spesso precaria li rendeva vulnerabili a crolli e incendi. Erano costruite contigue, condividendo muri comuni e con ingressi separati che si affacciavano su strade diverse.

La Casa di Diana a Ostia Antica: Un Esempio di Insula

La Casa di Diana a Ostia Antica, risalente al II secolo d.C., è un esemplare ben conservato di insula. Questo edificio in mattoni si elevava su più livelli: il piano terra era destinato a botteghe, il primo piano accoglieva appartamenti di maggior pregio, mentre i piani superiori erano riservati a residenze più modeste. Un cornicione distingueva il piano terra dai piani superiori, e un corridoio d'ingresso portava alle scale per i piani alti, vicino al quale si trovava una latrina comune. Una fontana nel cortile interno forniva acqua agli abitanti dell'edificio.

La Villa Romana: Residenza di Campagna e Centro di Produzione

Le ville romane erano residenze di campagna appartenenti ai grandi proprietari terrieri, utilizzate per il riposo e il tempo libero. Queste strutture, spesso fortificate e circondate da lussureggianti giardini, viali e orti, erano dotate di ogni comfort, inclusi bagni termali e templi privati. La villa era anche il centro dell'attività produttiva delle terre circostanti, con spazi dedicati a diverse funzioni, dai portici panoramici ai magazzini per le derrate. Le ville imperiali, costruite per volere degli imperatori, erano ancora più imponenti per dimensioni e ricchezza architettonica.