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La coscienza di Zeno di Italo Svevo esplora la condizione nevrotica dell'uomo moderno, con un focus sulla psicanalisi e le sue implicazioni. Attraverso le memorie di Zeno, il romanzo indaga ansie, ossessioni e la sfida di vivere autenticamente, riflettendo la complessità dell'autoanalisi e la psiche umana.
La prefazione funge da cornice narrativa per il romanzo, presentando il dottor S. come il presunto psicanalista di Zeno e spiegando le ragioni della pubblicazione delle sue confessioni
Il dottor S. decide di rendere pubbliche le confessioni di Zeno come rappresaglia per l'abbandono improvviso della terapia da parte del paziente
I capitoli centrali (III-VII) sono costituiti dalle memorie di Zeno, scritte su suggerimento del dottor S. come parte del processo terapeutico
La narrazione è strutturata in forma autobiografica e segue l'ordine cronologico degli eventi significativi della vita di Zeno
La narrazione non è lineare, con i ricordi di Zeno interrotti da digressioni e riflessioni sul presente, creando un andamento temporale non uniforme
La prospettiva di Zeno come narratore e protagonista è distorta dalla sua nevrosi, rendendo il suo racconto intrinsecamente inaffidabile
La credibilità del dottor S. è messa in dubbio dal suo chiaro intento di vendetta, aggiungendo un ulteriore strato di complessità alla veridicità del testo