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La seconda guerra persiana e le sue conseguenze

La Seconda Guerra Persiana segna l'ascesa di Serse I e la formazione della Lega Ellenica. Spartani e Ateniesi guidano la difesa contro l'Impero Persiano, culminando nelle storiche battaglie delle Termopili e di Salamina, fino alla decisiva vittoria di Platea che consolida l'indipendenza greca e prelude all'ascesa di Atene e Sparta.

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1

Dimensioni esercito e flotta di Serse I

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Esercito stimato 100.000-150.000 uomini, flotta circa 1200 navi.

2

Attraversamento dell'Ellesponto da parte di Serse I

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480 a.C., ponte di barche costruito per avanzare verso la Grecia.

3

Risposta degli stati greci agli ambasciatori persiani

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Molti scelsero la resistenza, inizio seconda guerra persiana.

4

______ e ______ divennero leader dell'alleanza greca grazie al loro esercito di élite e alla potente flotta.

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Sparta Atene

5

Le riforme navali di ______ contribuirono a rafforzare la flotta di una delle città-stato leader dell'alleanza greca.

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Temistocle

6

Il timore di perdere l'autonomia e di essere sottomessi al dominio ______ motivò le poleis greche a difendere il loro sistema politico e sociale.

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persiano

7

Località battaglia Termopili

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Passo stretto tra montagne e mare, scelto dai Greci per la difesa contro i Persiani.

8

Strategia difensiva greca

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Difesa in punti strategici per compensare la minoranza numerica rispetto ai Persiani.

9

Tradimento greco a Termopili

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Un passaggio segreto fu rivelato ai Persiani, causando il ritiro delle truppe greche eccetto gli spartani.

10

Dopo l'abbandono delle , la popolazione di Atene si rifugiò sull' di ______.

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Termopili isola Salamina

11

La battaglia di ______ costrinse ______ a valutare la possibilità di ______ a seguito della sconfitta della sua flotta.

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Salamina Serse ritiro

12

La ______ tattica dei Greci e la loro ______ del terreno marittimo furono cruciali per la vittoria contro i Persiani.

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superiorità conoscenza

13

Ritirata di Serse

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Serse si ritira in Asia dopo la sconfitta a Salamina, lasciando Mardonio a guidare le truppe in Grecia.

14

Battaglia di Platea, 479 a.C.

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Greci guidati dagli Spartani e comandati da Pausania sconfiggono le forze persiane, fine della minaccia persiana.

15

Vittoria a Capo Micale

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Flotta greca guidata da Leotichida vince a Capo Micale, spingendo le città ioniche a ribellarsi contro i Persiani.

16

Dopo il trionfo, Atene fondò la ______ per ampliare la sua influenza, rafforzando il suo potere ______ e ______.

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Lega delio-attica economico militare

17

Il ______ divenne un importante scalo commerciale nel ______.

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Pireo Mediterraneo

18

Le differenze tra la democrazia di Atene e l'oligarchia di Sparta anticiparono la ______ che avrebbe testato l'unità della Grecia.

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Guerra del Peloponneso

Q&A

Ecco un elenco delle domande più frequenti su questo argomento

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L'ascesa di Serse e l'inizio della seconda guerra persiana

Serse I succedette a Dario I come sovrano dell'Impero Persiano nel 485 a.C. e si impegnò a proseguire le campagne militari contro la Grecia, in parte per vendicare la sconfitta subita a Maratona nel 490 a.C. Organizzò un esercito di dimensioni eccezionali, stimato tra i 100.000 e i 150.000 uomini, e una flotta di circa 1200 navi, secondo le fonti storiche, per supportare l'offensiva. Nel 480 a.C., attraversò l'Ellesponto costruendo un ponte di barche e avanzò verso la Grecia, dando avvio alla seconda guerra persiana. Molti stati greci, ricevendo la richiesta di sottomissione da parte degli ambasciatori persiani, scelsero la resistenza, segnando così l'inizio del conflitto.
Scena di battaglia antica con guerrieri in armatura e elmi corinzi, scudi rotondi e navi a vela sul mare blu.

La formazione della Lega Ellenica e la difesa greca

La minaccia persiana fu il catalizzatore che indusse le città-stato greche a superare le loro divisioni e a formare un'alleanza militare conosciuta come Lega Ellenica. Questa alleanza vide il ritorno di esuli politici e la collaborazione di diverse poleis per fronteggiare l'invasore. Sparta, con il suo esercito di élite, e Atene, con la sua potente flotta rafforzata dalle riforme navali di Temistocle, assunsero un ruolo di leadership nella resistenza. La consapevolezza del rischio di perdere la propria autonomia e di cadere sotto il dominio persiano fu un forte incentivo per le città-stato greche a unirsi in difesa del loro sistema politico e sociale.

La battaglia delle Termopili e il sacrificio di Leonida

I Greci, consapevoli della loro inferiorità numerica, scelsero di difendersi in punti strategici che limitassero il vantaggio persiano. Il passo delle Termopili, un varco stretto tra montagne e mare, fu il teatro di una battaglia cruciale nell'agosto del 480 a.C. Un contingente di circa 7.000 uomini, tra cui 300 spartani guidati dal re Leonida, resistette valorosamente contro l'esercito persiano. Traditi da un passaggio segreto rivelato ai Persiani, la maggior parte delle truppe greche si ritirò, mentre Leonida e i suoi spartani rimasero a combattere fino alla morte, guadagnando tempo prezioso per le altre forze greche.

La battaglia di Salamina e la svolta nella guerra

Dopo la caduta delle Termopili, Atene fu evacuata e la popolazione civile trasferita sull'isola di Salamina. Temistocle, stratega ateniese, attirò la flotta persiana nella stretta baia di Salamina, dove, nel settembre del 480 a.C., la flotta greca ottenne una vittoria decisiva. La superiorità tattica dei Greci e la conoscenza del terreno marittimo permisero di sconfiggere la flotta persiana, che subì pesanti perdite. Questa battaglia segnò una svolta nella guerra, costringendo Serse a considerare il ritiro.

La battaglia di Platea e la fine della seconda guerra persiana

La disfatta persiana a Salamina spinse Serse a ritirarsi in Asia, lasciando il generale Mardonio a comandare le truppe rimaste in Grecia. Nell'estate del 479 a.C., la battaglia di Platea vide un esercito greco, guidato dagli Spartani e comandato da Pausania, sconfiggere definitivamente le forze persiane. Contemporaneamente, la flotta greca, guidata da Leotichida, ottenne una vittoria a Capo Micale, che incoraggiò le città ioniche a ribellarsi contro il dominio persiano. Queste vittorie segnarono la fine della minaccia persiana e consolidarono l'indipendenza delle città-stato greche.

Le conseguenze politiche e l'ascesa di Atene e Sparta

La vittoria sui Persiani rafforzò il sistema delle poleis e portò all'ascesa di Atene e Sparta come principali potenze della Grecia. Atene, in particolare, sfruttò il successo per estendere la sua influenza, fondando la Lega delio-attica, un'alleanza di città-stato che contribuì a consolidare il suo potere economico e militare. Il Pireo divenne un porto di primaria importanza nel Mediterraneo. Tuttavia, le divergenze tra il regime democratico ateniese e quello oligarchico spartano prefigurarono futuri conflitti, come la Guerra del Peloponneso, che avrebbero messo a dura prova l'unità greca.