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La Seconda Guerra Persiana segna l'ascesa di Serse I e la formazione della Lega Ellenica. Spartani e Ateniesi guidano la difesa contro l'Impero Persiano, culminando nelle storiche battaglie delle Termopili e di Salamina, fino alla decisiva vittoria di Platea che consolida l'indipendenza greca e prelude all'ascesa di Atene e Sparta.
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Serse I organizzò un esercito di dimensioni eccezionali, stimato tra i 100.000 e i 150.000 uomini, per invadere la Grecia
Nel 480 a.C., Serse I costruì un ponte di barche sull'Ellesponto per permettere al suo esercito di avanzare verso la Grecia
Gli ambasciatori persiani chiesero alle città-stato greche di sottomettersi, ma molte di esse scelsero la resistenza, dando inizio alla guerra
La minaccia dell'invasione persiana spinse le città-stato greche a superare le loro divisioni e a formare la Lega Ellenica per difendersi
Sparta e Atene, con il loro esercito di élite e la potente flotta, assunsero un ruolo di leadership nella resistenza contro i Persiani
La consapevolezza del rischio di perdere l'autonomia e cadere sotto il dominio persiano fu un forte incentivo per le città-stato greche a unirsi in difesa del loro sistema politico e sociale
Nel 480 a.C., un contingente di 7.000 uomini, tra cui 300 spartani, resistette contro l'esercito persiano nella battaglia delle Termopili, guadagnando tempo prezioso per le altre forze greche
Nel settembre del 480 a.C., la flotta greca ottenne una vittoria decisiva contro la flotta persiana nella battaglia di Salamina, grazie alla superiorità tattica e alla conoscenza del terreno marittimo
Nell'estate del 479 a.C., l'esercito greco sconfisse definitivamente le forze persiane nella battaglia di Platea, mentre la flotta greca ottenne una vittoria a Capo Micale, consolidando l'indipendenza delle città-stato greche e incoraggiando le ribellioni contro il dominio persiano