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La conclusione dell'atto comunicativo avviene quando interlocutori condividono significati. Il modello cooperativo di Eco e l'encoding/decoding di Hall spiegano come interpretare i messaggi.
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La conclusione di un atto comunicativo si raggiunge quando gli interlocutori condividono il significato del messaggio
Modelli analitici per la comprensione comunicativa
Il modello cooperativo di Umberto Eco e il modello encoding/decoding di Stuart Hall offrono prospettive diverse sull'interpretazione e la ricezione dei messaggi
Ruolo dell'enciclopedia nell'atto comunicativo
L'autore modello si avvale di un insieme di conoscenze e simboli condivisi, definito "enciclopedia", per comunicare con il lettore modello
La comprensione non è solo l'accettazione passiva del messaggio, ma un'interazione attiva che può generare conflitti o disaccordi
L'interpretazione è il processo attraverso il quale il destinatario attribuisce significato al messaggio
Mancanza di conoscenza del codice utilizzato dall'emittente
La mancanza di conoscenza del codice utilizzato dall'emittente può impedire una corretta interpretazione del messaggio
Differenze nei codici culturali
Le differenze nei codici culturali possono portare a una comprensione errata del messaggio
Interferenze esterne
Le interferenze esterne possono influenzare negativamente l'interpretazione del messaggio
Pregiudizi nei confronti dell'emittente
I pregiudizi nei confronti dell'emittente possono portare al rifiuto del messaggio
Il contesto è il quadro di riferimento entro cui si svolge lo scambio comunicativo
Determinazione delle azioni dei partecipanti
Il contesto può influenzare le azioni dei partecipanti alla comunicazione
Modulazione delle motivazioni, interessi e valori
Il contesto può modulare le motivazioni, gli interessi e i valori dei partecipanti alla comunicazione
Definizione dei ruoli sociali
Il contesto può definire i ruoli sociali dei partecipanti alla comunicazione
Condizionamento dei messaggi, codici, canali, scopi e norme comunicative
Il contesto può condizionare i messaggi, i codici, i canali, gli scopi e le norme comunicative