Franco Basaglia, psichiatra innovativo, ha trasformato il trattamento della malattia mentale. Con la moglie Franca Ongaro, ha introdotto pratiche umanizzanti e promosso la deistituzionalizzazione, culminando nella legge 180.
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Franco Basaglia è nato il 11 marzo 1924 a Venezia, in una famiglia agiata
Durante gli anni universitari, Basaglia si unì a un gruppo di studenti antifascisti e fu arrestato per sei mesi
Dopo la laurea, Basaglia iniziò a lavorare presso la clinica delle malattie nervose e mentali di Padova, dedicandosi alla ricerca e approfondendo la sua conoscenza in filosofia
Nel 1953, Basaglia sposò Franca Ongaro, che divenne una collaboratrice fondamentale nella sua visione di una psichiatria riformata
Insieme, Basaglia e Ongaro promossero una visione innovativa della psichiatria, basata sull'integrazione di filosofia e pratica clinica
Nel 1961, Basaglia divenne direttore dell'ospedale psichiatrico di Gorizia, dove introdusse nuovi metodi di trattamento e organizzazione, ispirandosi al concetto di comunità terapeutica
Nel 1968, Basaglia pubblicò un libro che descriveva la sua esperienza a Gorizia e che divenne un testo fondamentale per il movimento di deistituzionalizzazione psichiatrica
Dopo Gorizia, Basaglia continuò a promuovere la riforma psichiatrica prima a Colorno e poi a Trieste, dove implementò un programma di ristrutturazione dell'assistenza psichiatrica
Nel 1973, Basaglia fu tra i fondatori di un movimento che univa diverse esperienze di psichiatria alternativa in Italia
Grazie al suo approccio innovativo, Basaglia attirò l'attenzione internazionale e nel 1978 la legge 180 fu approvata, decretando il superamento degli ospedali psichiatrici in favore di servizi territoriali
Basaglia morì nel 1980, ma la sua visione e il suo lavoro hanno lasciato un'impronta indelebile nella psichiatria e nella salute mentale, influenzando le pratiche a livello globale