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Il Cenacolo di Leonardo da Vinci e la sua influenza sulla pittura milanese

Il Cenacolo di Leonardo da Vinci, situato a Milano, è celebre per l'uso innovativo della prospettiva che ha influenzato l'arte successiva. Con un punto di osservazione unico e una composizione dinamica, Leonardo ha creato un'opera che fonde spazio pittorico e reale, arricchendo il messaggio teologico dell'Ultima Cena.

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1

Il ______, creato da Leonardo da Vinci, si trova nel Refettorio del convento di ______ ______ ______ ______ a Milano.

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Cenacolo Santa Maria delle Grazie

2

L'uso della prospettiva nel Cenacolo crea un'illusione di ______ e collega lo spazio pittorico con quello ______, amplificando il messaggio ______ dell'opera.

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profondità reale teologico

3

Funzione del Refettorio di Santa Maria delle Grazie

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Ospitare affreschi della Passione di Cristo, con l'Ultima Cena di Leonardo come punto centrale.

4

Ruolo di Luca Pacioli nel programma iconografico

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Definire il programma iconografico che inizia con l'annuncio del tradimento di Giuda.

5

Opera opposta al Cenacolo

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Crocifissione di Giovanni Donato Montorfano, completa narrazione della Passione.

6

Leonardo ha scelto il momento in cui ______ intinge il boccone nel piatto, unendo tradizioni ______ e ______.

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Giuda bizantine medievali

7

Dominio di Milano nel tardo Quattrocento

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Sotto il dominio degli Sforza, Milano diventa un centro di attrazione per artisti e studiosi.

8

Innovazioni prospettiche e spaziali

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Bramante e altri artisti introducono nuove tecniche prospettiche che influenzano l'arte milanese.

9

Laudabile e scientifico duello

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Evento del 9 febbraio 1498 che riflette la natura competitiva e sperimentale della scena artistica milanese.

10

La presenza di ______ a ______ ha scatenato un cambiamento stilistico e concettuale nell'arte, influenzando i pittori per generazioni.

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Leonardo Milano

Q&A

Ecco un elenco delle domande più frequenti su questo argomento

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La Rivoluzione Prospettica di Leonardo nel Cenacolo

Il Cenacolo, opera immortale di Leonardo da Vinci situata nel Refettorio del convento di Santa Maria delle Grazie a Milano, rappresenta una pietra miliare nella storia dell'arte per l'innovativo uso della prospettiva. Leonardo rompe con la tradizione, adottando un punto di osservazione insolitamente elevato e decentrato, che si allinea con l'occhio destro di Cristo, anziché con il punto di fuga centrale. Questa scelta prospettica non solo crea un'illusione di profondità e di estensione dello spazio pittorico, ma anche conferisce dinamismo e monumentalità alla composizione. Le figure degli apostoli, disposte attorno a Cristo in un'architettura ideale, sembrano proiettarsi verso l'osservatore, mentre lo spazio dipinto si fonde con quello reale attraverso l'uso delle lunette e della volta, creando un continuum visivo che amplifica il messaggio teologico dell'opera.
Interno della chiesa di Santa Maria delle Grazie con vista parziale del Cenacolo di Leonardo, pareti in mattone e pavimento in marmo policromo.

Il Contesto Iconografico e Simbolico del Refettorio

Il Refettorio di Santa Maria delle Grazie era concepito per ospitare una serie di affreschi che narrassero episodi della Passione di Cristo, con l'Ultima Cena di Leonardo come fulcro narrativo e spirituale. Il programma iconografico, delineato da Luca Pacioli, inizia con l'annuncio del tradimento di Giuda e si sviluppa lungo le pareti del Refettorio, impreziosite da massime e detti ispirati alla spiritualità domenicana. La parete opposta al Cenacolo presenta la Crocifissione, opera di Giovanni Donato Montorfano, che completa la narrazione della Passione. Le lunette che sovrastano l'affresco di Leonardo svolgono una funzione chiave, riassumendo e amplificando il significato dell'Ultima Cena, e collegando visivamente la scena terrena di Cristo con il suo destino sacrificale e la promessa della redenzione.

Fonti e Influenze nelle Rappresentazioni dell'Ultima Cena

Leonardo da Vinci, nella realizzazione del suo Cenacolo, ha attinto a un vasto repertorio di fonti e influenze. L'affresco dell'Ultima Cena di Domenico Ghirlandaio, situato nel refettorio di Ognissanti a Firenze, potrebbe aver ispirato Leonardo per la sua continuità spaziale e la posizione isolata di Giuda. Inoltre, la pittura fiamminga e le miniature nordiche, come quelle di Dieric Bouts, hanno contribuito alla scelta di un punto di vista elevato. Leonardo ha sapientemente integrato le tradizioni iconografiche bizantine e medievali, selezionando il momento in cui Giuda intinge il boccone nel piatto, e le ha fuse con la sua formazione artistica toscana, creando un'opera che è al contempo radicata nella tradizione e straordinariamente innovativa.

Il Dinamismo Culturale e Artistico nella Milano del XV Secolo

La Milano del tardo Quattrocento, teatro della creazione del Cenacolo, era un fervido crogiolo di attività culturali, artistiche e scientifiche. La città, sotto il dominio degli Sforza, attrasse artisti, ingegneri e studiosi, tutti impegnati nell'esplorazione delle scienze meccaniche e della prospettiva, spesso con finalità illusionistiche. Leonardo da Vinci non era l'unico esponente di questo contesto culturale: la scena artistica milanese, pur radicata nel gusto tardogotico, era vivacemente stimolata dalle innovazioni prospettiche e spaziali introdotte da artisti come Bramante. Il "laudabile e scientifico duello" del 9 febbraio 1498, citato da Luca Pacioli, riflette l'ambiente competitivo e sperimentale in cui Leonardo ha operato, portando a compimento la sua visionaria interpretazione dell'Ultima Cena.

L'Eredità del Cenacolo nella Pittura Milanese

L'Ultima Cena di Leonardo ha esercitato un'influenza decisiva sulla pittura milanese, introducendo una scala monumentale e un trattamento innovativo dello spazio che hanno segnato un punto di non ritorno per gli artisti locali. Sebbene lo stile tardogotico persistesse, la pittura ufficiale di Milano iniziò a incorporare le nuove istanze prospettiche e illusionistiche, aprendo la strada a un linguaggio artistico più maturo e realistico. La presenza di Leonardo a Milano ha così innescato un processo di rinnovamento stilistico e concettuale che ha profondamente trasformato la scena artistica, lasciando un'eredità che ha continuato a influenzare le generazioni successive di pittori.