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La Seconda Guerra Mondiale iniziò con l'invasione della Polonia da parte della Germania nazista il 1° settembre 1939. Il conflitto, che coinvolse molteplici nazioni e causò oltre 60 milioni di morti, fu influenzato dai trattati post-Prima Guerra e dalle politiche espansionistiche di Germania, Italia e Giappone. Eventi cruciali come l'Operazione Barbarossa, la Battaglia d'Inghilterra e l'attacco a Pearl Harbor segnarono svolte decisive, culminando con la caduta del Terzo Reich e la resa del Giappone dopo le bombe atomiche.
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Il conflitto iniziò il 1° settembre 1939 con l'aggressione della Germania nazista contro la Polonia
Trattati di pace post-Prima Guerra Mondiale
Le origini del conflitto risalgono ai trattati di pace post-Prima Guerra Mondiale, in particolare al Trattato di Versailles
Politiche espansionistiche e militariste
Le cause immediate della guerra furono le politiche espansionistiche e militariste della Germania nazista, dell'Italia fascista e dell'Impero giapponese negli anni '30
La politica di appeasement adottata da Gran Bretagna e Francia non riuscì a contenere l'espansione tedesca, che si consolidò attraverso alleanze strategiche come l'Asse Roma-Berlino, il Patto anti-Comintern e il Patto d'Acciaio
L'invasione della Polonia da parte della Germania portò a una rapida escalation del conflitto
La Germania e l'Unione Sovietica si spartirono l'Europa orientale e settentrionale in base al Patto Molotov-Ribbentrop
La Francia cadde rapidamente sotto l'offensiva tedesca nel giugno 1940, e l'Italia entrò in guerra al fianco della Germania
La Germania lanciò la Battaglia d'Inghilterra nel luglio 1940, ma fu respinta grazie alla superiorità tecnologica e strategica della RAF
L'attacco giapponese a Pearl Harbor il 7 dicembre 1941 trascinò gli Stati Uniti nel conflitto mondiale
L'attacco provocò la dichiarazione di guerra degli Stati Uniti al Giappone e, in virtù del Patto Tripartito, anche da parte di Germania e Italia
Giappone e Germania cercarono di ristrutturare l'ordine mondiale a loro vantaggio con le loro ambizioni imperialistiche
L'Operazione Barbarossa, l'invasione tedesca dell'Unione Sovietica iniziata nel giugno 1941, segnò una svolta cruciale nel conflitto
Nonostante i successi iniziali, l'esercito tedesco fu rallentato dalla resistenza sovietica e dalle difficili condizioni climatiche
L'Unione Sovietica riuscì a invertire il corso della guerra con una serie di controffensive che culminarono nella Battaglia di Stalingrado
L'Operazione Barbarossa si rivelò un errore strategico fatale per la Germania, segnando l'inizio del declino del Terzo Reich
Gli Alleati aprirono un nuovo fronte in Italia per alleggerire la pressione sui fronti orientale e occidentale
Dopo l'armistizio dell'Italia con gli Alleati nel settembre 1943, i Tedeschi occuparono il nord Italia e instaurarono la Repubblica Sociale Italiana
La resistenza partigiana, composta da gruppi antifascisti, svolse un ruolo fondamentale nella lotta contro l'occupazione tedesca e fascista
La liberazione di città come Milano, Torino e Genova il 25 aprile 1945 fu un punto di svolta nella lotta di liberazione nazionale
L'offensiva Alleata in Europa occidentale iniziò con lo sbarco in Normandia il 6 giugno 1944
Nei mesi successivi, le forze Alleate liberarono la Francia e avanzarono verso la Germania
Nel Pacifico, la resistenza giapponese continuò fino all'uso delle bombe atomiche su Hiroshima e Nagasaki, che portarono alla resa del Giappone e alla conclusione della Seconda Guerra Mondiale