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La Riforma Gentile e il sistema educativo italiano

La Riforma Gentile del 1923 ha trasformato l'istruzione in Italia, introducendo l'istruzione secondaria divisa in due cicli e l'obbligatorietà dell'educazione religiosa. Ha riformato anche l'istruzione superiore, promuovendo l'autonomia universitaria e la ricerca scientifica, e ha lasciato un'impronta duratura sulla cultura italiana.

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Promulgazione Riforma Gentile

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1923, rinnovamento sistema educativo italiano, ideata da Giovanni Gentile.

2

Influenza filosofica Riforma Gentile

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Basata sull'idealismo, mira a formare identità nazionale in linea con fascismo.

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Decreti principali Riforma Gentile

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Istruzione secondaria (n. 1054), superiore (n. 2102), elementare (n. 2185).

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Il primo ciclo di istruzione secondaria includeva la scuola media inferiore e il ______, tra gli altri.

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ginnasio

5

Il ______ aveva l'obiettivo di preparare gli studenti per l'istruzione superiore, con un programma di cinque anni.

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liceo classico

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Durata istituto magistrale

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Cinque anni di formazione per insegnanti scuole elementari.

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Curriculum istituto magistrale

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Materie umanistiche, latino e filosofia per elevare cultura docenti.

8

Finalità liceo scientifico

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Preparazione per studi universitari in scienze e medicina.

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La ______ riconobbe due tipi di istituti: quelli pareggiati e quelli ______, che richiedevano autorizzazione statale.

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Riforma Gentile privati

10

Il decreto n. ______ ha introdotto un sistema universitario incentrato sulla ______ scientifica e sull'______ delle università in Italia.

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2102 ricerca autonomia

11

Insegnamento obbligatorio religione cattolica

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Riforma scolastica imponeva religione cattolica come materia obbligatoria con docenti approvati dalla Chiesa.

12

Grado preparatorio e scopo

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Grado preparatorio, equivalente alla scuola dell'infanzia, mirava a preparare i bambini alla scuola elementare tramite gioco e apprendimento esperienziale.

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Programmi scolastici flessibili

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Programmi della scuola elementare erano adattabili alle esigenze degli alunni, promuovendo un insegnamento personalizzato.

14

Nonostante le controversie, la riforma ha lasciato un'eredità duratura nella ______ e nella società italiane.

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cultura

Q&A

Ecco un elenco delle domande più frequenti su questo argomento

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Contesto storico e principi della Riforma Gentile

La Riforma Gentile, promulgata nel 1923, segna un punto di svolta nell'evoluzione del sistema educativo italiano. Ideata dal filosofo Giovanni Gentile, allora Ministro della Pubblica Istruzione, e fortemente sostenuta da Benito Mussolini, la riforma si proponeva di rinnovare profondamente l'istruzione, ispirandosi ai principi dell'idealismo filosofico e mirando a forgiare una nuova identità nazionale allineata con l'ideologia fascista. I decreti che la caratterizzano riguardano l'istruzione secondaria (n. 1054), l'istruzione superiore (n. 2102) e la scuola elementare (n. 2185), e insieme costituiscono un impianto organico che ha influenzato l'educazione in Italia per decenni.
Aula scolastica italiana vintage anni '20/'30 con banchi in legno, cattedra, lavagna pulita, globo terrestre e libreria con volumi rilegati.

La nuova architettura dell'istruzione secondaria

La Riforma Gentile ridefinì l'istruzione secondaria, suddividendola in due cicli: il primo ciclo comprendeva la scuola media inferiore, il ginnasio e i corsi inferiori degli istituti tecnici e magistrali; il secondo ciclo era costituito dal liceo classico, dal liceo scientifico, dai corsi superiori degli istituti tecnici e magistrali, e dal liceo femminile. La selezione dei docenti avveniva attraverso concorsi pubblici, mentre i dirigenti scolastici erano nominati direttamente dal Ministro. La scuola media inferiore, della durata di tre anni, aveva lo scopo di fornire una formazione di base, mentre il liceo classico, della durata di cinque anni, preparava gli studenti agli studi universitari. L'istruzione tecnica e professionale era finalizzata a formare figure professionali qualificate in vari settori economici e sociali.

Innovazioni nell'istruzione magistrale e introduzione dei nuovi licei

L'istituto magistrale, erede della scuola normale, aveva l'obiettivo di formare gli insegnanti per le scuole elementari e si estendeva per un periodo di cinque anni, con un curriculum che includeva materie umanistiche come il latino e la filosofia, elevando il livello culturale dei futuri docenti. La riforma introdusse anche il liceo scientifico, pensato per chi desiderava intraprendere studi universitari in ambito scientifico o medico, e il liceo femminile, che offriva un'istruzione generale alle ragazze, con l'opzione di proseguire gli studi o accedere al mondo del lavoro.

Istituti pareggiati, privati e riforma dell'istruzione superiore

La Riforma Gentile riconobbe gli istituti pareggiati, gestiti da enti privati ma con programmi di studio equivalenti a quelli statali, e gli istituti privati, che dovevano essere autorizzati dallo Stato e sottoposti a ispezione. Per l'istruzione superiore, il decreto n. 2102 istituì un sistema universitario incentrato sulla ricerca scientifica e sull'autonomia delle università, permettendo loro di definire programmi di studio e modalità di ammissione, un cambiamento significativo che ha contribuito a modernizzare l'istruzione universitaria in Italia.

Riforma della scuola elementare e l'introduzione dell'educazione religiosa

La riforma della scuola elementare introdusse l'insegnamento obbligatorio della religione cattolica, con insegnanti approvati dall'autorità ecclesiastica. Il grado preparatorio, corrispondente alla scuola dell'infanzia, aveva lo scopo di preparare i bambini all'ingresso nella scuola elementare, con un approccio pedagogico incentrato sul gioco e sull'apprendimento esperienziale. I programmi della scuola elementare erano flessibili, per consentire agli insegnanti di adattare l'insegnamento alle esigenze degli alunni, e si poneva l'accento sulla formazione continua dei docenti e sull'importanza delle biblioteche scolastiche come risorse didattiche.

Impatto e lascito della Riforma Gentile

La Riforma Gentile ha rappresentato un modello educativo basato sull'idealismo e sulla formazione integrale della persona, influenzando profondamente il sistema scolastico italiano. Sebbene abbia suscitato controversie, in particolare per l'introduzione dell'educazione religiosa e per l'accento posto sull'ideologia fascista, la riforma ha contribuito a definire gli standard educativi e a formare generazioni di studenti, lasciando un'eredità duratura nella cultura e nella società italiane.