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Tutela e protezione giuridica delle persone

La tutela del patrimonio di persone sottoposte a interdizione giudiziale e le misure di protezione come inabilitazione e amministrazione di sostegno sono essenziali per garantire i diritti e la gestione dei beni in situazioni di incapacità. Queste disposizioni legali, insieme all'emancipazione dei minori, delineano il quadro di azione e le limitazioni per soggetti con ridotta capacità di agire.

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1

Per vendere immobili o firmare contratti importanti, il ______ deve ricevere l'approvazione del ______ ______ secondo gli articoli ______ e ______ del codice civile.

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tutore giudice tutelare 374 375

2

Il ______ può rappresentare l'interdetto in azioni personali come la richiesta di ______ o ______, se non vietate dalla legge o dal giudice.

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tutore separazione divorzio

3

Effetti dell'interdizione su matrimonio e riconoscimento figli

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Interdetto non può contrarre matrimonio né riconoscere figli naturali autonomamente.

4

Gestione beni e incarichi in società per azioni per interdetto

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Interdetto perde diritto di gestire beni in comunione e assumere ruoli direttivi in società per azioni.

5

Revoca dell'interdizione: condizioni e richiesta

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Interdizione revocabile se cessano motivi; richiesta da parenti prossimi o pubblico ministero.

6

Chi è sottoposto a ______ legale non può gestire i propri beni, che vengono affidati a un ______.

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interdizione tutore

7

Casi applicazione inabilitazione

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Infermità mentale non grave, prodigalità, abuso sostanze, incapacità fisiche.

8

Capacità inabilitato

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Atti ordinaria amministrazione autonomi, atti straordinari con curatore.

9

Procedimento amministrazione sostegno

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Iniziato da familiari, PM; prevede audizione diretta interessato.

10

Un minore ______ può gestire atti di ordinaria amministrazione senza il consenso di genitori o tutore.

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emancipato

11

Per atti di straordinaria amministrazione, il minore emancipato necessita dell'assistenza di un ______.

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curatore

12

Gli effetti dell'emancipazione sono ______ e non possono essere revocati, anche dopo lo scioglimento del ______.

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permanenti matrimonio

13

L'emancipazione rimane valida fino a quando il minore non raggiunge la ______.

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maggiore età

Q&A

Ecco un elenco delle domande più frequenti su questo argomento

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Tutela del patrimonio e capacità di agire dell'interdetto

La tutela del patrimonio di una persona sottoposta a interdizione giudiziale è esercitata da un tutore, il quale viene nominato dal giudice tutelare. Il tutore ha il compito di amministrare i beni dell'interdetto, operando sempre nell'interesse di quest'ultimo e nel rispetto delle disposizioni di legge. Per gli atti di straordinaria amministrazione, come la vendita di immobili o la stipulazione di contratti significativi, il tutore deve ottenere l'autorizzazione del giudice tutelare, come stabilito dagli articoli 374 e 375 del codice civile italiano. Il tutore può anche esercitare diritti personalissimi per conto dell'interdetto, quali la richiesta di separazione o divorzio, a meno che non siano esclusi dalla legge o dal giudice. In alcuni casi, il giudice può autorizzare l'interdetto a compiere da solo o con l'assistenza del tutore atti di ordinaria amministrazione.
Bilancia della giustizia in bronzo in equilibrio su tavolo scuro con sfondo sfocato di avvocati e giudici in aula e fascicolo legato con nastro rosso.

Effetti dell'interdizione sulla capacità giuridica

L'interdizione comporta significative restrizioni alla capacità giuridica dell'individuo, che perde la possibilità di compiere autonomamente atti giuridici di rilievo, come contrarre matrimonio, gestire beni in regime di comunione legale, riconoscere figli naturali, redigere testamento, assumere incarichi direttivi in società per azioni, e altre limitazioni patrimoniali. L'interdetto non può inoltre accettare eredità senza il beneficio d'inventario. Alcuni contratti, come quelli di locazione o di mandato, possono essere risolti qualora una delle parti venga interdetta. La revoca dell'interdizione è possibile qualora cessino le condizioni che l'hanno determinata, e può essere richiesta da parenti prossimi dell'interdetto o dal pubblico ministero.

Interdizione legale come misura penale

Il codice penale italiano prevede l'interdizione legale come misura punitiva accessoria in seguito a condanne definitive per reati dolosi di particolare gravità. Questa misura ha una funzione sanzionatoria e si applica a soggetti che hanno piena capacità di intendere e di volere. Durante il periodo di interdizione legale, l'individuo non può compiere atti di disposizione dei propri beni, e la gestione del patrimonio è affidata a un tutore. Gli atti compiuti durante l'interdizione legale sono annullabili da chiunque vi abbia interesse, a differenza dell'interdizione giudiziale, che prevede l'annullabilità degli atti solo a tutela dell'interdetto.

Inabilitazione e amministrazione di sostegno come misure di protezione

L'inabilitazione è una misura di protezione meno invasiva rispetto all'interdizione e può essere applicata in presenza di infermità mentale non grave, prodigalità, abuso di sostanze o incapacità fisiche che limitano l'autonomia nella gestione degli affari personali. L'inabilitato mantiene la capacità di compiere atti di ordinaria amministrazione, ma necessita dell'assistenza di un curatore per quelli di straordinaria amministrazione. L'amministrazione di sostegno è un istituto giuridico volto a tutelare chi, a causa di infermità o menomazione, si trova nell'impossibilità di curare i propri interessi. Il procedimento di amministrazione di sostegno può essere iniziato da vari soggetti, inclusi i familiari o il pubblico ministero, e prevede l'audizione diretta della persona interessata.

Emancipazione del minore e sue implicazioni

L'emancipazione è un istituto giuridico che consente al minore di acquisire una capacità di agire parzialmente autonoma attraverso il matrimonio. Questo status legale permette al minore emancipato di compiere atti di ordinaria amministrazione senza il consenso dei genitori o del tutore, ma per gli atti di straordinaria amministrazione è necessaria l'assistenza di un curatore. L'emancipazione produce effetti permanenti e non è revocabile, persistendo anche in caso di scioglimento del matrimonio, fino al raggiungimento della maggiore età.