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La scoperta della tomba di Tutankhamon nel 1922 ha rivelato preziosi artefatti e la maschera funeraria in oro, illuminando la vita egizia. Le sculture, con funzioni religiose e funerarie, seguivano canoni stilistici per rappresentare dignitari e faraoni, simboleggiando l'ordine cosmico e l'immortalità.
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Nel 1922, l'egittologo britannico Howard Carter scoprì la tomba quasi intatta del faraone Tutankhamon nella Valle dei Re
Il tesoro di artefatti
La tomba conteneva un tesoro di artefatti che hanno fornito un'immagine dettagliata della vita e della cultura dell'antico Egitto
Il sarcofago di Tutankhamon
Il sarcofago era composto da tre bare antropomorfe in legno dorato e conteneva la mummia del faraone
La scoperta ha avuto un impatto profondo sulla comprensione dell'arte, della religione e della società egizia, oltre a stimolare un rinnovato interesse pubblico per l'antico Egitto
La maschera funeraria di Tutankhamon, realizzata in oro massiccio e incastonata con pietre semipreziose e vetro colorato, è uno dei pezzi più emblematici dell'arte egizia
La maschera è un oggetto di significato religioso, con incisioni che invocano la protezione degli dei e formule magiche per garantire la rinascita di Tutankhamon nell'aldilà
Il collare ushabti, riccamente decorato con lapislazzuli, quarzo e turchese, è un esempio dell'abilità artigianale degli antichi egizi
La scultura aveva principalmente scopi religiosi e funerari, con opere destinate a templi e tombe per servire come dimora eterna per ka e ba dei defunti
Le tecniche includevano il rilievo inciso, il bassorilievo, l'altorilievo e la statuaria a tutto tondo
Le opere seguivano canoni stilistici precisi e utilizzavano materiali come la pietra calcarea, il granito e il basalto
I dignitari erano spesso raffigurati in statue con un'espressione di serena eternità, come nel caso delle famose statue di Rahotep e Nofret
Gli occhi realistici delle statue, creati con cristallo di rocca e rame, conferiscono alle figure un aspetto sorprendentemente realistico
I faraoni erano rappresentati in maniera idealizzata, come nella statua di Chefren, dove la forma geometrica e la postura rigida simboleggiano la divinità e l'immortalità del sovrano