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La Prima Guerra Mondiale

La Prima Guerra Mondiale, scaturita dall'assassinio dell'Arciduca Francesco Ferdinando, fu un conflitto che ridefinì la geopolitica mondiale. Tra alleanze, battaglie di trincea e rivoluzioni, il conflitto vide l'entrata in guerra dell'Italia e degli USA, culminando nel Trattato di Versailles e lasciando un'eredità di tensioni irrisolte.

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1

Belle Époque

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Periodo di pace e prosperità in Europa prima della Prima Guerra Mondiale, mascherava tensioni sottostanti.

2

Mosaico di nazionalità Austro-Ungarico

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Impero composto da diverse etnie con aspirazioni di autonomia o indipendenza, fonte di instabilità interna.

3

Assassinio Arciduca Francesco Ferdinando

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Evento scatenante della guerra, ucciso da nazionalista bosniaco-serbo, pretesto per l'ultimatum austriaco alla Serbia.

4

L'omicidio a ______ ha scatenato un conflitto mondiale a causa delle alleanze esistenti.

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Sarajevo

5

La ______ Intesa era composta da Francia, Regno Unito e Russia.

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Triplice

6

Il 23 maggio 1915, l'Italia entrò in guerra al fianco dell'Intesa con la speranza di acquisire ______, Trieste e altre zone.

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Trento

7

L'Italia aveva obiettivi divergenti da quelli dell'Austria-Ungheria, in particolare per la questione delle ______ irredente.

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terre

8

Trasformazione guerra di movimento in guerra di trincea

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Fronte occidentale si stabilizza, combattimenti si svolgono in trincee con condizioni di vita difficili.

9

Condizioni di vita nelle trincee

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Vita in trincea caratterizzata da sporcizia, malattie, mancanza di riposo e pericolo costante.

10

Cambio comando militare italiano post-Caporetto

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Luigi Cadorna sostituito da Armando Diaz, che riforma il comando e rafforza la difesa sul Piave.

11

L'ingresso degli ______ nel conflitto nell'aprile del ______ diede nuovo slancio alle forze dell'Intesa.

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Stati Uniti 1917

12

Il supporto ______, in termini economici e militari, fu decisivo per riequilibrare le potenze in lotta.

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americano

13

Sotto la guida di ______, l'esercito italiano conseguì importanti successi, culminando nella ______ di Vittorio Veneto.

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Diaz Battaglia

14

La firma dell'armistizio da parte dell'Austria-Ungheria avvenne il ______ novembre del ______, ponendo fine al loro coinvolgimento nel conflitto.

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3 1918

Q&A

Ecco un elenco delle domande più frequenti su questo argomento

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Le origini del conflitto e l'assassinio dell'Arciduca Francesco Ferdinando

La Prima Guerra Mondiale scoppiò in un periodo di relativa pace e prosperità, noto come la belle époque, ma sotto la superficie si celavano tensioni crescenti. L'equilibrio tra le grandi potenze europee era minato da nazionalismi, rivalità imperialistiche e una corsa agli armamenti. L'Impero Austro-Ungarico, in particolare, era un mosaico di nazionalità in cerca di autonomia o indipendenza, tra cui serbi, croati, cechi e italiani. L'assassinio dell'Arciduca Francesco Ferdinando, erede al trono austro-ungarico, a Sarajevo il 28 giugno 1914 da parte di Gavrilo Princip, un nazionalista bosniaco di origine serba, fornì il pretesto per l'inizio del conflitto. L'Austria-Ungheria, con il sostegno della Germania, presentò un ultimatum alla Serbia, che venne parzialmente accettato. Tuttavia, le richieste irragionevoli portarono al rifiuto serbo di alcuni punti, scatenando la dichiarazione di guerra austriaca il 28 luglio 1914, che innescò una reazione a catena tra le alleanze europee.
Campo di battaglia della Prima Guerra Mondiale al tramonto con filo spinato, trincee, soldati e crateri su terreno devastato.

La formazione delle alleanze e l'entrata in guerra dell'Italia

Il sistema di alleanze preesistente trasformò l'assassinio di Sarajevo in un conflitto globale. La Triplice Intesa, formata da Francia, Regno Unito e Russia, si contrappose alla Triplice Alleanza, composta da Germania, Austria-Ungheria e Italia. L'Italia, nonostante l'alleanza con Germania e Austria-Ungheria, aveva interessi contrapposti a quelli austriaci, soprattutto per la questione delle terre irredente. Dopo intense trattative diplomatiche, l'Italia firmò il Patto di Londra il 26 aprile 1915, entrando nella guerra a fianco dell'Intesa il 23 maggio 1915, con la promessa di ottenere Trento, Trieste e altre aree a maggioranza italiana in caso di vittoria.

La guerra di trincea e la svolta di Caporetto

La guerra di movimento prevista dai piani militari tedeschi si trasformò rapidamente in una guerra di trincea sul fronte occidentale, con il fronte che si stabilizzò dalla Manica agli Alpi. Le condizioni di vita nelle trincee erano terribili e i combattimenti cruenti. Sul fronte italiano, dopo iniziali successi, l'esercito subì una grave sconfitta a Caporetto nell'ottobre 1917, che costrinse a un ripiegamento strategico e a una riforma del comando militare. Il generale Armando Diaz sostituì Luigi Cadorna, ristabilendo la situazione e conducendo le truppe italiane a una difesa efficace lungo il fiume Piave.

Cambiamenti geopolitici e l'entrata in guerra degli Stati Uniti

Il 1917 fu un anno cruciale per il conflitto. La Rivoluzione d'Ottobre portò al ritiro della Russia dal conflitto, mentre l'entrata in guerra degli Stati Uniti ad aprile dello stesso anno fornì un nuovo impulso alle forze dell'Intesa. Il sostegno americano, sia economico che militare, fu fondamentale per ribilanciare le forze in campo. Sul fronte italiano, le truppe comandate da Diaz ottennero significative vittorie, culminate nella Battaglia di Vittorio Veneto, che costrinse l'Austria-Ungheria a chiedere l'armistizio, firmato il 3 novembre 1918.

Il trattato di Versailles e le conseguenze post-belliche

La Prima Guerra Mondiale si concluse con la firma del trattato di Versailles il 28 giugno 1919, esattamente cinque anni dopo l'assassinio di Francesco Ferdinando. Il trattato imponeva dure condizioni alla Germania e ridefiniva la mappa dell'Europa, con la creazione di nuovi stati e la dissoluzione degli imperi centrali. L'Italia ottenne la maggior parte dei territori promessi, ma la questione di Fiume generò tensioni interne, culminate nell'impresa di Fiume guidata da Gabriele D'Annunzio. La città fu infine assegnata all'Italia con il trattato di Rapallo del 1920. Tuttavia, il senso di insoddisfazione per le aspettative tradite, noto come "vittoria mutilata", alimentò il malcontento nazionale e pose le basi per futuri conflitti.