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La dinastia dei Severi e il suo impatto sull'Impero Romano

L'ascesa di Settimio Severo segnò l'inizio della dinastia dei Severi, influenzando l'Impero Romano con riforme militari e politiche. La cittadinanza estesa da Caracalla e il declino sotto Severo Alessandro delineano un'epoca di transizione e crisi.

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1

Origine di Settimio Severo

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Nato a Leptis Magna, Libia, di discendenza libico-punica.

2

Anno dei Cinque Imperatori

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193 d.C., lotta per il trono che portò Severo al potere.

3

Riforma della guardia pretoriana

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Dopo assassinio Pertinace, Severo sciolse la vecchia guardia e creò una nuova con soldati fedeli.

4

L'introduzione dell'______ militare e la riduzione dell'argento nel denario causarono inflazione e malcontento tra le classi più tassate.

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annona

5

Le politiche di Settimio Severo portarono a problemi economici a lungo termine e instabilità, influenzando la percezione dei suoi eredi, ______ e ______.

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Caracalla Geta

6

Caracalla: periodo di regno

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211-217 d.C., divenne co-imperatore con Geta e poi unico imperatore dopo averlo eliminato.

7

Politiche di Caracalla

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Continuò le politiche del padre Settimio Severo e cercò di accattivarsi il favore popolare con opere pubbliche come le Terme di Caracalla.

8

Assassinio di Caracalla

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Ucciso nel 217 d.C. durante una campagna militare contro i Parti a causa della sua politica fiscale oppressiva e del comportamento autocratico.

9

Dopo l'uccisione di ______, l'impero fu brevemente governato da ______, ma fu rovesciato da ______, famoso per le sue stravaganze.

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Caracalla Macrino Elagabalo

10

Il regno di ______ finì con il suo omicidio nel ______, e fu seguito da ______ che cercò di ristabilire ordine e stabilità.

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Elagabalo 222 d.C. Severo Alessandro

Q&A

Ecco un elenco delle domande più frequenti su questo argomento

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L'ascesa di Settimio Severo e la fondazione della dinastia dei Severi

Settimio Severo, originario di Leptis Magna nell'odierna Libia, salì al potere nel 193 d.C. dopo la morte dell'imperatore Pertinace e la successiva lotta per il trono, nota come l'Anno dei Cinque Imperatori. La sua ascesa segnò l'inizio della dinastia dei Severi, che avrebbe governato l'Impero Romano fino al 235 d.C. Severo, di discendenza libico-punica, rafforzò il potere imperiale a scapito dell'autorità senatoriale, consolidando la monarchia militare. Dopo aver sciolto la guardia pretoriana, responsabile dell'assassinio di Pertinace, creò una nuova guardia composta da soldati fedeli. Riformò l'esercito, promuovendo il reclutamento di soldati provenienti dalle province e dalle popolazioni germaniche, e introdusse l'annona militare per garantire il sostentamento delle truppe. Le sue campagne militari furono coronate da successi, come la riconquista della Mesopotamia e la difesa contro le incursioni delle tribù berbere in Africa.
Statua in marmo bianco dell'imperatore romano Settimio Severo con corazza, regge un globo e alza la mano destra, su sfondo sfocato verde.

Le riforme di Settimio Severo e le loro conseguenze

Le riforme militari di Settimio Severo ebbero un impatto significativo sull'Impero Romano. La sua politica di rafforzamento dell'esercito attraverso l'incremento della paga e la concessione di privilegi speciali consolidò il potere imperiale, ma aumentò anche la dipendenza dell'imperatore dal sostegno militare. L'introduzione dell'annona militare e la devalutazione della moneta, attraverso la diminuzione del contenuto in argento del denario, portarono a un'inflazione crescente e a un malcontento diffuso tra le classi sociali più colpite dalle nuove tasse. Queste politiche, sebbene efficaci nel breve termine, contribuirono a un declino economico a lungo termine e a una crescente instabilità politica, che avrebbero influenzato negativamente la percezione della dinastia dei Severi, inclusi i suoi successori Caracalla e Geta.

Caracalla e l'Editto di Caracalla: estensione della cittadinanza romana

Caracalla, figlio di Settimio Severo, divenne co-imperatore con il fratello Geta dopo la morte del padre nel 211 d.C. Dopo aver eliminato Geta, Caracalla continuò le politiche paterneli, ma è maggiormente ricordato per l'Editto di Caracalla del 212 d.C., che estese la cittadinanza romana a tutti gli abitanti liberi dell'Impero. Questa misura, sebbene avesse lo scopo di aumentare le entrate fiscali attraverso l'espansione della base imponibile, ebbe l'effetto di ridurre l'esclusività della cittadinanza romana e di promuovere una maggiore integrazione delle province nell'Impero. Caracalla cercò anche di accattivarsi il favore popolare con grandi opere pubbliche, come le terme che portano il suo nome. Tuttavia, la sua politica fiscale oppressiva e il suo comportamento autocratico lo resero impopolare, portando al suo assassinio nel 217 d.C. durante una campagna contro i Parti.

Il declino della dinastia dei Severi e l'ascesa di Severo Alessandro

Dopo l'assassinio di Caracalla, l'Impero passò brevemente nelle mani di Macrino, che fu presto rovesciato da Elagabalo, un giovane imperatore noto per le sue eccentricità e il tentativo di imporre il culto del dio Sol Invictus. Il suo regno fu breve e terminò con il suo assassinio nel 222 d.C. Gli succedette il cugino Severo Alessandro, che tentò di restaurare la pace e la stabilità, riducendo le tasse e cercando di collaborare con il Senato. Tuttavia, nonostante i suoi sforzi, non riuscì a guadagnarsi il sostegno dell'esercito, che era diventato il vero detentore del potere nell'Impero. I suoi fallimenti militari, in particolare contro i Sasanidi in Oriente e le tribù germaniche lungo il limes, e la sua incapacità di affrontare efficacemente le minacce esterne portarono a una ribellione militare. Severo Alessandro fu assassinato insieme a sua madre nel 235 d.C., evento che segnò la fine della dinastia dei Severi e l'inizio di un periodo di crisi conosciuto come l'Anarchia militare.