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L'Italia del XIV e XV secolo era un mosaico di poteri locali, con il Papato e gli Aragonesi che giocavano ruoli chiave. La Pace di Lodi del 1454 segnò un'era di stabilità, mentre il Rinascimento fioriva, lasciando un'eredità culturale inestimabile.
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Nel XIV secolo, l'Italia centrale era divisa in diverse città-stato e signorie, che godevano di una sostanziale autonomia
Nonostante il formale riconoscimento della sovranità papale, la situazione si accentuò con la cattività avignonese dei papi, periodo in cui la sede papale fu trasferita ad Avignone
Nel 1353, Papa Innocenzo VI inviò il cardinale Gil Álvarez Carrillo de Albornoz per ristabilire il controllo pontificio, che con successo riconquistò e riorganizzò i territori dello Stato della Chiesa
Sotto la dinastia angioina, il Regno di Napoli era una delle maggiori potenze della penisola e alleato del Papato fino alla morte di Re Roberto d'Angiò nel 1343
Dopo la morte di Re Roberto d'Angiò, l'instabilità interna permise alla Corona d'Aragona di estendere la propria influenza, prima sulla Sicilia e poi su Napoli
L'ascesa al trono di Alfonso V d'Aragona, detto il Magnanimo, nel 1442 portò all'unificazione dei due regni, ma il potere centrale rimase limitato dalla forte presenza di baronie locali
Nel XV secolo, l'Italia era frammentata in una serie di stati regionali di varie dimensioni, senza una potenza egemone capace di imporsi come monarchia nazionale
Il nord e il centro-nord erano divisi tra il Ducato di Milano, la Repubblica di Venezia, la Repubblica di Firenze e altri principati minori
La frammentazione territoriale favoriva continue rivalità e conflitti territoriali ed economici, spesso aggravati dall'intervento delle potenze europee, che si traducevano in guerre estenuanti senza che nessuno stato riuscisse a prevalere definitivamente
Nel XV secolo, l'Italia fu testimone di un'epoca di eccezionale fioritura culturale, specialmente negli stati centro-settentrionali, con lo sviluppo del Rinascimento
Il Rinascimento promuoveva l'antropocentrismo, ponendo l'essere umano al centro dell'universo e valorizzando la vita terrena
Il Rinascimento lasciò un'eredità duratura, influenzando l'arte, la letteratura, la scienza e il pensiero filosofico in tutta Europa e oltre