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Il campo di concentramento di Mauthausen-Gusen: un simbolo della brutalità nazista

Il campo di concentramento di Mauthausen-Gusen, istituito nel 1938, fu uno dei più brutali campi nazisti. Destinato all'annientamento dei prigionieri, vide la morte di intellettuali, prigionieri di guerra e molti altri, in condizioni disumane e attraverso metodi di sterminio come camere a gas e forni crematori.

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Localizzazione Mauthausen-Gusen

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Situato vicino a Linz, Austria, creato nel 1938.

2

Operazione Intelligenzaktion

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Campagna di sterminio contro intellettuali polacchi, vittime di Mauthausen.

3

Cava di granito Wiener-Graben

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Luogo di lavoro forzato nel campo, già usata nella Prima Guerra Mondiale.

4

Il campo di ______ era noto per le sue fortificazioni e la sorveglianza delle SS-Totenkopfverbände.

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Mauthausen

5

Entità gestrice cave Mauthausen/Gusen

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Deutsche Erd- und Steinwerke GmbH, società delle SS.

6

Metodi di uccisione prigionieri

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Esecuzioni sommarie, iniezioni letali, forni crematori.

7

Finalità lavoro forzato prigionieri

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Morte per stenti o esecuzioni, annientamento fisico e morale.

8

Il campo di ______ è diventato famoso come una 'fabbrica della morte', con un numero di vittime che supera le ______.

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Mauthausen 120.000

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Data di liberazione di Mauthausen

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5 maggio 1945

10

Forze che liberarono Mauthausen

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Forze alleate

11

Funzione attuale di Mauthausen

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Sito commemorativo e luogo di memoria e riflessione storica

Q&A

Ecco un elenco delle domande più frequenti su questo argomento

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Storia e Funzione del Campo di Concentramento di Mauthausen-Gusen

Il campo di concentramento di Mauthausen-Gusen, creato nel 1938 nei pressi di Linz, in Austria, fu uno dei più brutali campi di concentramento nazisti. Sebbene fosse originariamente destinato a essere un campo di lavoro, si trasformò rapidamente in un luogo di sterminio di "categoria III", destinato alla punizione e all'annientamento dei prigionieri tramite il lavoro forzato. Tra le principali vittime vi furono gli intellettuali polacchi, colpiti nell'ambito dell'operazione Intelligenzaktion, e i prigionieri di guerra sovietici. Il campo sfruttava la cava di granito di Wiener-Graben, già utilizzata durante la Prima Guerra Mondiale per detenere prigionieri di guerra. Qui, migliaia di detenuti, inclusi numerosi italiani, persero la vita a causa delle inumane condizioni di lavoro.
Resti di una baracca del campo di concentramento di Mauthausen-Gusen con porta aperta, filo spinato arrugginito e alberi spogli sullo sfondo.

La Struttura e l'Organizzazione del Campo

Il campo di Mauthausen era caratterizzato da imponenti fortificazioni, con mura massicce e filo spinato elettrificato. Era sorvegliato dalle SS-Totenkopfverbände e diretto dal comandante Franz Ziereis, la cui crudeltà è tristemente nota. La guarnigione delle SS crebbe significativamente nel tempo, passando da poche centinaia a migliaia di uomini. I detenuti erano sottoposti a un regime di terrore, con torture e uccisioni perpetrate sia dalle guardie che dallo stesso Ziereis. I prigionieri erano costretti a lavorare nelle cave di pietra e venivano alimentati con razioni insufficienti e spesso con prodotti sperimentali, accelerando il loro deperimento fisico.

Il Lavoro Forzato e le Condizioni di Vita nel Campo

Il lavoro forzato costituiva l'asse portante della vita nel campo, con i prigionieri impiegati nelle cave di Mauthausen e Gusen, gestite dalla Deutsche Erd- und Steinwerke GmbH, una società controllata dalle SS. Le condizioni di vita erano disumane, con alimentazione inadeguata, scarsa igiene e torture quotidiane. I prigionieri, che includevano oppositori politici, intellettuali, testimoni di Geova, ebrei, rom e omosessuali, erano destinati a morire di stenti o venivano uccisi attraverso esecuzioni sommarie, come quelle effettuate con iniezioni letali o nei forni crematori.

Metodi di Sterminio e Cremazione

Mauthausen divenne noto come una "fabbrica della morte", con oltre 120.000 vittime stimate. I metodi di sterminio variavano dalle iniezioni letali, alle camere a gas, fino all'uso di forni crematori, progettati per eliminare i corpi delle vittime. Le esecuzioni erano spesso precedute da selezioni inumane, e i corpi venivano poi cremati per occultare le prove dei crimini commessi. Il campo era dotato di forni crematori, e le testimonianze post-belliche indicano che alcune vittime venivano gettate nei forni ancora in vita.

La Fine del Campo e il Suo Impatto Storico

Il campo di Mauthausen fu liberato il 5 maggio 1945 dalle forze alleate, segnando la fine degli orrori perpetrati al suo interno. La liberazione rivelò al mondo l'entità delle atrocità commesse. Oggi, Mauthausen è un sito commemorativo, un simbolo della brutalità del regime nazista e un monito contro l'oblio delle sofferenze umane. Il campo serve come luogo di memoria e riflessione storica, essenziale per ricordare le vittime e per educare le future generazioni sull'importanza della tolleranza e del rispetto dei diritti umani.