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Le fazioni politiche e l'espansione di Cartagine in Iberia

L'espansione cartaginese in Iberia e la figura di Annibale Barca sono centrali nella storia antica. Dopo la prima guerra punica, Cartagine, guidata da Amilcare e poi da Annibale, cercò di contrastare Roma espandendosi in Iberia. La presa di Sagunto e l'attraversamento delle Alpi da parte di Annibale portarono a scontri epici come la battaglia di Canne, influenzando il corso della seconda guerra punica.

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1

Nel ______ a.C., ______ Barca partì per una spedizione in ______, al fine di accrescere l'influenza cartaginese.

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237 Amilcare Iberia

2

La città di ______ Cartagine fu fondata da Amilcare durante la sua espansione in Iberia, una regione nota per le sue risorse di ______ e ______.

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Nuova argento rame

3

Amilcare, chiamato anche '______' per le sue doti militari, consolidò l'espansione cartaginese in Iberia attraverso alleanze con le ______ locali.

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Barca tribù

4

Successione del comando cartaginese in Iberia

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Dopo Amilcare, Asdrubale e poi Annibale Barca divennero comandanti.

5

Giuramento di Annibale contro Roma

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Annibale giurò odio eterno verso Roma fin da giovane.

6

Strategia di Annibale contro il dominio romano

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Annibale voleva unire i popoli sottomessi per rovesciare Roma.

7

Per contrastare ______, Roma mandò il console ______ ______ ______ in Iberia nel 218 a.C.

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Annibale Publio Cornelio Scipione

8

Dopo aver sconfitto l'avanguardia romana nella battaglia del ______, Annibale ottenne il sostegno dei ______ insoddisfatti.

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Ticino Celti

9

Entro la fine del 218 a.C., Annibale vinse una seconda volta contro i Romani nella battaglia della ______, spingendo i Romani a ritirarsi a sud degli ______.

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Trebbia Appennini

10

Evento: Battaglia del Lago Trasimeno

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217 a.C., Annibale tende imboscata a Gaio Flaminio, pesante sconfitta romana, morte di Flaminio.

11

Strategia fabiana

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Tattica di Quinto Fabio Massimo, evita scontri diretti, logora Cartaginesi con guerriglia e scorribande.

12

Conseguenze strategia fabiana

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Annibale senza vantaggio decisivo, costretto a muoversi in Puglia per viveri e quartieri invernali.

13

Nonostante le passate disfatte, ______ decise di confrontarsi con ______ nella ______ nel ______.

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Roma Annibale battaglia di Canne 216 a.C.

14

I consoli ______ e ______ guidarono un esercito più numeroso contro ______, ma subirono una grave sconfitta.

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Lucio Emilio Paolo Gaio Terenzio Varrone Annibale

15

La strategia di ______ di Annibale causò la morte di oltre ______ soldati romani, incluso il console ______.

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accerchiamento 70.000 Emilio Paolo

16

La battaglia evidenziò la superiorità tattica del generale ______ rispetto ai Romani.

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cartaginese

17

Defezione alleate post-Canne

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Dopo Canne, alcune città e popolazioni alleate abbandonarono Roma per Cartagine.

18

Rinforzi in Spagna e Sicilia

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Roma inviò rinforzi in Spagna e Sicilia per contrastare Cartagine e proteggere i territori.

19

Publio Cornelio Scipione in Iberia

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Scipione il Giovane comandò le forze romane in Iberia, riconquistando terreno e prendendo Cartagena nel 210 a.C.

Q&A

Ecco un elenco delle domande più frequenti su questo argomento

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Le fazioni politiche a Cartagine e l'espansione in Iberia

Dopo la sconfitta nella prima guerra punica (264-241 a.C.), Cartagine si trovò divisa tra due principali fazioni politiche: i pacifisti, guidati da Annone, che preferivano consolidare il potere in Africa, e gli espansionisti, guidati da Amilcare Barca, che sostenevano la necessità di espandere l'influenza cartaginese oltre i confini africani per contrastare Roma. La fazione espansionista prevalse e, nel 237 a.C., Amilcare Barca intraprese una spedizione in Iberia, regione ricca di risorse come argento e rame, nonché di potenziali alleati e mercenari. Amilcare, soprannominato "Barca" (fulmine), per le sue capacità militari, stabilì solide basi per l'espansione cartaginese, fondando città come Nuova Cartagine (Cartagena) e stringendo alleanze con le tribù locali.
Moneta di bronzo cartaginese antica con elefante in rilievo su superficie pietrosa, patina verde-blu, illuminazione da sinistra.

Il progetto di Annibale e l'attacco a Sagunto

Dopo la morte di Amilcare, il comando delle operazioni in Iberia passò prima ad Asdrubale e poi al figlio di Amilcare, Annibale Barca, che aveva giurato odio eterno verso Roma. Annibale, carismatico e con una visione strategica lungimirante, intendeva creare un fronte comune con i popoli sottomessi da Roma per rovesciare il dominio romano. Nel 219 a.C., Annibale assediò Sagunto, una città alleata di Roma ma situata a sud del fiume Ebro, territorio che Cartagine considerava sotto la propria influenza in base ai trattati precedenti. L'assedio e la successiva caduta di Sagunto dopo otto mesi provocarono un incidente diplomatico che portò Roma a dichiarare guerra a Cartagine, dando inizio alla seconda guerra punica (218-201 a.C.).

L'attraversamento delle Alpi e le prime vittorie di Annibale

Per contrastare Annibale, Roma inviò il console Publio Cornelio Scipione in Iberia, ma Annibale anticipò i Romani e marciò verso l'Italia, compiendo l'impresa leggendaria di attraversare le Alpi con un esercito multietnico e elefanti da guerra nel 218 a.C. Dopo aver superato le difficoltà naturali e le resistenze delle tribù alpine, Annibale sconfisse l'avanguardia romana nella battaglia del Ticino, guadagnando l'appoggio dei Celti insoddisfatti del dominio romano. Entro la fine dell'anno, Annibale inflisse una seconda sconfitta ai Romani nella battaglia della Trebbia, costringendo le forze romane a ritirarsi a sud degli Appennini.

La disfatta romana al Trasimeno e la strategia di Fabio Massimo

Nel 217 a.C., il console romano Gaio Flaminio fu sorpreso da Annibale in un'imboscata presso il lago Trasimeno, dove l'esercito romano subì una pesante sconfitta e Flaminio perse la vita. Il panico si diffuse a Roma, che elesse Quinto Fabio Massimo come dittatore. Fabio Massimo adottò una strategia di contenimento, nota come "strategia fabiana", evitando scontri diretti e logorando l'esercito cartaginese attraverso tattiche di guerriglia e scorribande. Questa strategia impedì ad Annibale di ottenere un vantaggio decisivo e lo costrinse a spostarsi verso la Puglia in cerca di viveri e quartieri invernali.

La catastrofica sconfitta romana a Canne

Nonostante le precedenti sconfitte, Roma decise di affrontare Annibale in campo aperto nella battaglia di Canne nel 216 a.C. I consoli Lucio Emilio Paolo e Gaio Terenzio Varrone guidarono un esercito numericamente superiore contro Annibale, ma furono sconfitti in una delle più grandi disfatte della storia militare romana. La tattica di accerchiamento di Annibale portò alla morte di oltre 70.000 soldati romani, tra cui il console Emilio Paolo, e mise in luce la superiorità tattica del generale cartaginese.

La resistenza di Roma e la riscossa romana

Nonostante la gravità della sconfitta a Canne e la defezione di alcune città e popolazioni alleate, Roma non si arrese e organizzò una resistenza tenace. La città richiamò alle armi i cittadini, inviò rinforzi in Spagna e Sicilia e rafforzò le alleanze con i popoli italici. La lealtà di Etruschi, Latini e popoli dell'Italia centrale fu fondamentale per mantenere l'integrità della Lega italica. Nel frattempo, in Iberia, il giovane Publio Cornelio Scipione, figlio dell'omonimo console, assunse il comando delle forze romane e riuscì a riconquistare terreno, culminando con la presa di Cartagena nel 210 a.C. Queste azioni posero le basi per la futura provincia romana di Hispania e segnarono l'inizio della riscossa romana nella seconda guerra punica.