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La crisi del XIV secolo in Europa segnò un periodo di profonde trasformazioni. Carestie e la peste nera ridussero drasticamente la popolazione, causando cambiamenti economici e sociali. La scarsità di manodopera portò ad un aumento dei salari e a rivolte popolari, mentre alcune regioni continuarono a prosperare.
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Le carestie del XIV secolo furono causate da condizioni climatiche avverse e da una popolazione cresciuta oltre la capacità di sostentamento delle terre coltivate
Origini e diffusione della peste nera
La peste nera si diffuse in Europa nel 1347 attraverso le rotte commerciali e le vie terrestri, causando una drastica riduzione della popolazione
Effetti della peste nera
La peste nera causò un ulteriore declino economico e una trasformazione delle relazioni sociali e lavorative
La crisi del XIV secolo portò a un calo della domanda di prodotti agricoli, a una crisi del sistema feudale e a tensioni sociali e rivolte
La riduzione della popolazione causata dalla crisi portò a una maggiore disponibilità di terra per i sopravvissuti e a un aumento dei salari per i lavoratori
Rivolte contadine
La Jacquerie in Francia e la Rivolta dei contadini in Inghilterra furono espressioni di un malcontento diffuso contro le pressioni fiscali e le condizioni di vita dure
Rivolte urbane
Anche nelle città si verificarono sommosse popolari, come la rivolta dei Ciompi a Firenze, che chiedevano riforme sociali e politiche
Gli storici neomalthusiani vedono la crisi come un necessario aggiustamento demografico, mentre altri storici sottolineano la complessità delle dinamiche in gioco
Nonostante la crisi, il XIV secolo fu anche testimone di un notevole sviluppo culturale e intellettuale, come dimostrato dal fiorire dell'arte e della letteratura