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L'Articolo 2 della Costituzione Italiana sancisce i diritti inviolabili dell'uomo e i doveri di solidarietà, riflettendo la filosofia del giusnaturalismo e le teorie del contratto sociale di Locke. Questi principi sono alla base della sovranità statale e della tutela dei diritti fondamentali, come la libertà personale, di associazione e di espressione.
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L'Articolo 2 è il risultato del dibattito costituzionale all'interno dell'Assemblea Costituente del 1946
La scelta del termine "riconosce" nell'Articolo 2 indica l'adesione alla filosofia del giusnaturalismo, che sostiene l'esistenza di diritti intrinseci e antecedenti alla formazione dello Stato
L'Articolo 2 si rifà alla teoria del contratto sociale di Locke, secondo cui gli individui cedono alcune libertà allo Stato ma i diritti inviolabili rimangono intangibili
Gli articoli dal 13 al 28 della Costituzione delineano i diritti e i doveri dei cittadini, ispirati alla visione liberale e al principio di dignità umana
Gli articoli 13 e 14 garantiscono l'inviolabilità della libertà personale e del domicilio, sancendo il primato dei diritti individuali e collettivi
Gli articoli 17, 18 e 19 riconoscono rispettivamente la libertà di riunione, di associazione e di religione, riflettendo il principio di pluralismo e la laicità dello Stato
L'articolo 21 tutela la libertà di manifestazione del pensiero, ma prevede limiti per legge e per motivi specifici, sottolineando l'importanza della libertà di espressione nella democrazia