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La dattilografia, nata con la macchina di Sholes nel 1873, si è evoluta fino a diventare essenziale nell'era digitale. Competizioni, innovazioni come la tastiera QWERTY e l'ingresso delle donne nel settore hanno segnato il suo sviluppo. Oggi, l'ergonomia gioca un ruolo cruciale per chi digita regolarmente.
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Nel 1873, Christopher Latham Sholes introdusse la prima macchina per scrivere commercializzata dalle officine Remington
Scrittura cieca
Uno dei limiti iniziali della macchina per scrivere era la necessità di scrivere senza poter vedere i caratteri stampati, noto come scrittura cieca
Nel 1888, si tenne a Cincinnati la prima competizione di dattilografia documentata, in cui Frank E. McGurrin dimostrò l'efficacia del metodo di battitura a dieci dita
Nonostante fosse inizialmente un'attività prevalentemente maschile, le donne si affermarono presto nel campo della dattilografia, dimostrando notevoli competenze
Le competizioni di dattilografia divennero eventi popolari negli Stati Uniti, contribuendo a diffondere e confrontare diversi metodi di battitura
Nonostante non fosse ottimizzata per l'efficienza di battitura, la tastiera QWERTY si affermò come standard internazionale per le macchine per scrivere
Tastiera Dvorak
Inventata da August Dvorak, la tastiera Dvorak proponeva un layout alternativo per migliorare la velocità e ridurre l'affaticamento durante la scrittura
Proposte innovative
Altre proposte innovative, come il Maltron system e la tastiera IBM per l'uso monomanuale, non riuscirono a soppiantare il dominio della tastiera QWERTY
L'introduzione delle macchine per scrivere elettriche, come la Lexikon elettrica dell'Olivetti, portò a un miglioramento delle prestazioni di battitura grazie alla forza uniforme fornita dal motore elettrico
Le competizioni di dattilografia divennero un'occasione per i produttori di macchine per scrivere di promuovere i propri prodotti
L'Olivetti promosse l'uso della macchina per scrivere nelle scuole italiane, fornendo gli strumenti necessari per l'insegnamento della dattilografia