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La vita di Gesù Cristo nei Vangeli è presentata come il compimento delle profezie dell'Antico Testamento. Gli evangelisti Matteo, Marco, Luca e Giovanni utilizzano passaggi profetici per dimostrare la messianicità di Gesù, influenzando la diffusione del cristianesimo e formando la teologia cristiana.
Le profezie veterotestamentarie sono le predizioni contenute nelle Sacre Scritture ebraiche riguardanti il Messia e il suo regno
Citazioni dirette e allusioni
Gli autori dei Vangeli citano esplicitamente passaggi profetici e fanno riferimento ad essi in modo indiretto per dimostrare il compimento delle profezie nella vita di Gesù
Utilizzo da parte degli apologeti cristiani
I primi apologeti cristiani hanno utilizzato la correlazione tra eventi e profezie per argomentare la messianicità e la divinità di Gesù e diffondere il cristianesimo tra le popolazioni pagane
La nascita, la morte e la risurrezione di Gesù sono interpretate come il compimento di profezie veterotestamentarie, come la sua discendenza da Davide e le sofferenze del Messia prefigurate nei Salmi e nel libro di Isaia
Gli autori evangelici hanno reinterpretato i passaggi del Vecchio Testamento alla luce degli eventi della vita di Gesù, interpretati come la realizzazione delle promesse fatte da Dio al suo popolo
Gli evangelisti hanno visto in figure, eventi e istituzioni dell'Antico Testamento dei tipi o prefigurazioni di ciò che si sarebbe compiuto in Cristo
L'interpretazione delle profezie veterotestamentarie richiedeva di armonizzare i testi antichi con la nuova realtà portata da Gesù, presentando alcune sfide e complessità
Gli evangelisti hanno selezionato le profezie che dimostravano come Gesù fosse il Messia atteso, il cui arrivo era stato preparato e annunciato lungo tutta la storia di Israele