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L'architettura romana ha introdotto elementi come il calcestruzzo e tecniche innovative per archi e coperture, influenzando l'urbanistica con città ben organizzate e strutture come il Colosseo.
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Il calcestruzzo, una miscela di calce, sabbia, piccoli ciottoli e acqua, fu una delle invenzioni più rivoluzionarie dell'architettura romana
Opus quadratum
L'opus quadratum era una tecnica muraria romana che utilizzava grandi blocchi di pietra per garantire stabilità alle costruzioni
Opus reticulatum
L'opus reticulatum era una tecnica muraria romana che utilizzava mattoni disposti a rombi per creare una struttura solida e resistente
L'urbanistica delle città romane era caratterizzata da una pianta ortogonale, con due arterie principali che si incontravano nel foro, facilitando l'organizzazione dello spazio urbano e la distribuzione delle funzioni cittadine
I Romani perfezionarono l'uso dell'arco a tutto sesto, ereditato dagli Etruschi, e lo utilizzarono come rinforzo murario anche in assenza di aperture
Volta a botte
La volta a botte era una delle tecniche di copertura utilizzate dai Romani per sovrastare grandi spazi con soffitti solidi ed esteticamente imponenti
Cupola
La cupola era una tecnica di copertura utilizzata dai Romani, spesso dotata di un'apertura centrale per illuminare l'interno dell'edificio
I Romani adottarono e adattarono l'architettura teatrale greca, introducendo significative innovazioni come la scaenae frons e il velarium
La domus era la residenza tipica delle famiglie patrizie romane, progettata con un orientamento introspettivo e organizzata intorno all'atrio
Le insulae erano edifici multifamiliari destinati alla classe media e bassa, spesso costruiti con materiali meno costosi e quindi più suscettibili a crolli e incendi
L'anfiteatro romano era una struttura ovale destinata a ospitare spettacoli di massa come giochi gladiatori e naumachie, con il Colosseo come esempio più celebre e maestoso