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Il Ratto di Proserpina, scolpito da Gianlorenzo Bernini, è un'opera barocca che cattura il dinamismo e l'intensità emotiva del mito classico. La scultura, insieme ad Apollo e Dafne e l'Estasi della Beata Ludovica Albertoni, riflette la maestria di Bernini nel trasmettere movimento e pathos attraverso il marmo, invitando lo spettatore a un'esperienza immersiva nell'arte narrativa.
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Il cardinale Scipione Borghese commissionò a Gianlorenzo Bernini la scultura del Ratto di Proserpina
Il Ratto di Proserpina rappresenta il momento in cui Plutone rapisce Proserpina per farla sua sposa, tratto dalle Metamorfosi di Ovidio
La scultura si distingue per la palpabile morbidezza della pelle di Proserpina, resa attraverso le dita di Plutone che vi si imprimono
Bernini conferisce alla scena un senso di movimento attraverso la torsione delle figure e il fluttuare dei panneggi, rompendo con la staticità tradizionale della scultura
La posa delle figure, che sembra catturare un istante di azione, è un chiaro esempio dell'approccio barocco all'arte, che mira a coinvolgere emotivamente lo spettatore
La scultura offre dettagli accurati e punti di interesse da ogni angolazione, mantenendo l'osservatore in un continuo dialogo visivo con l'opera
La scultura di Apollo e Dafne, basata su un episodio delle Metamorfosi di Ovidio, rappresenta il culmine della persecuzione di Dafne da parte di Apollo e la sua conseguente trasformazione in un albero di alloro
Bernini cattura la tensione del momento con una maestria senza pari, rappresentando la metamorfosi in atto e l'espressione sorpresa di Apollo
La scultura è un trionfo di equilibrio tra grazia formale e intensità emotiva, testimoniando la capacità di Bernini di narrare storie attraverso la pietra
Bernini guida lo spettatore attraverso una sequenza visiva che enfatizza il concetto rinascimentale dell'ut pictura poesis, dimostrando la sua abilità nel tradurre in scultura la potenza evocativa del testo ovidiano
L'osservatore è invitato a muoversi intorno all'opera, scoprendo dapprima Apollo, poi la trasformazione di Dafne e infine le loro espressioni di sorpresa e disperazione
Questo percorso visivo enfatizza il coinvolgimento emotivo dello spettatore, che si trova di fronte alla rappresentazione della storia narrata dalla scultura
L'Estasi della Beata Ludovica Albertoni rappresenta l'ultima opera di Bernini, completata quando l'artista aveva circa 66 anni
La scultura raffigura la beata Ludovica Albertoni in un momento di estasi mistica, integrata in un contesto architettonico e decorativo che contribuisce a creare un'esperienza immersiva per lo spettatore
Bernini utilizza la luce naturale che filtra nella cappella per esaltare la scultura, creando un'atmosfera di intensa spiritualità