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L'evoluzione della musica colta tra Ottocento e Novecento testimonia un'era di cambiamenti radicali. Compositori come Debussy, Schönberg e Stravinskij hanno introdotto nuove tecniche come la dodecafonia, influenzando generi come il cinema e ispirando movimenti come il Futurismo e l'Espressionismo. Il Neoclassicismo, con Prokof'ev, ha poi riconnesso la musica al suo passato.
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Compositori come Claude Debussy hanno introdotto nuove concezioni armoniche e timbriche, anticipando le correnti delle Avanguardie musicali
In questo periodo si è assistito al declino della tonalità classica e all'emergere di tecniche rivoluzionarie come la dodecafonia, l'atonalità e la pantonalità
La dodecafonia, sviluppata da Arnold Schönberg, ha rappresentato una rottura epocale con la tradizione musicale, mentre l'etnomusicologia ha integrato elementi etnici nelle composizioni di compositori come Béla Bartók e Zoltán Kodály
Con l'avvento del cinema sonoro, la musica colta ha iniziato a svolgere un ruolo importante nel settore cinematografico e televisivo, con compositori come Gustav Holst che hanno influenzato generi come la fantascienza e l'avventura
La suite "I Pianeti" di Gustav Holst, con la sua ricca orchestrazione e la sua interpretazione dei temi astrologici, ha lasciato un segno indelebile nella cultura popolare, ispirando compositori di colonne sonore come John Williams
Il Futurismo ha esaltato i suoni e il dinamismo della modernità industriale, influenzando anche la musica con compositori come Arnold Schönberg che hanno introdotto tecniche innovative come lo Sprechgesang
L'Espressionismo si è concentrato sull'intensità dell'espressione emotiva, spesso attraverso l'uso di una scrittura atonale che ha rotto con le convenzioni armoniche e formali, come nel caso di Arnold Schönberg con "Pierrot Lunaire"
Igor Stravinskij è stato uno dei compositori più rivoluzionari del Novecento, introducendo nuove tecniche come ritmi complessi, accordi politonali e una struttura frammentaria in opere come "La sagra della primavera" e "L'Histoire du soldat"
In reazione alle Avanguardie, il Neoclassicismo ha cercato di riconnettersi con il passato musicale, ispirandosi a forme e stili del Rinascimento, del Barocco e del Classicismo, come dimostrato da compositori come Sergej Prokof'ev con opere come "Romeo e Giulietta" e "Pierino e il lupo"