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La vita e l'impegno antimafia di Peppino Impastato

La vita di Peppino Impastato è un emblema di coraggio nella lotta alla mafia. Cresciuto in una famiglia con legami mafiosi, si ribellò fondando Radio Aut e denunciando i crimini di Cosa Nostra. Il suo assassinio nel 1978 scatenò una battaglia per la verità, culminata con la condanna dei responsabili.

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1

Data e luogo di nascita di Peppino Impastato

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Nato il 5 gennaio 1948 a Cinisi, Palermo.

2

Fondazione del giornalino 'L'idea socialista'

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Peppino Impastato fondò il giornalino come strumento di lotta e diffusione degli ideali socialisti.

3

Attivismo in Lotta Continua

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Impastato partecipò attivamente al movimento di sinistra, promuovendo giustizia sociale e politica.

4

Peppino Impastato iniziò a trasmettere 'Onda pazza' su Radio Aut, una stazione che si opponeva alla ______ con satira e critica.

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mafia

5

La stazione radio indipendente fondata da Impastato, che si sosteneva da sola, si chiamava ______.

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Radio Aut

6

Impastato usò la sua trasmissione radiofonica per attaccare il boss di Cinisi, ______, e altri politici collusi.

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Gaetano Badalamenti

7

Nel ______, Impastato si candidò alle elezioni comunali con il partito ______ come atto di sfida alla mafia.

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1978 Democrazia Proletaria

8

Data e metodo omicidio Peppino Impastato

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Assassinato il 9 maggio 1978, corpo ritrovato sui binari ferroviari.

9

Strategia iniziale autorità/media

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Presentato come incidente/suicidio, non omicidio mafioso.

10

Risultato elezioni Democrazia Proletaria

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Impastato più votato, seggio ottenuto, sostegno popolare confermato.

11

L'impegno dei parenti di ______ e del Centro siciliano di documentazione è stato fondamentale per riaprire l'indagine sul suo assassinio.

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Peppino Impastato

12

______ è stato giudicato colpevole come mandante dell'omicidio di Peppino Impastato nel ______.

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Gaetano Badalamenti 1999

13

Nel ______, ______ è stato condannato a trent'anni di prigione per essere stato l'esecutore materiale dell'omicidio di Peppino Impastato.

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2001 Vito Palazzolo

14

Con la condanna all'ergastolo di ______ nel ______, si è stabilito un importante precedente contro la mafia.

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Gaetano Badalamenti 2002

15

Ostacoli indagini omicidio Impastato

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Depistaggi e omissioni da parte di alcuni membri delle forze dell'ordine per deviare l'attenzione dalla pista mafiosa.

16

Ruolo Commissione parlamentare antimafia 2000

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Ha evidenziato le manovre di depistaggio nelle indagini sull'omicidio di Impastato.

17

Esito accuse favoreggiamento 2018

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Accuse di favoreggiamento dichiarate prescritte, nessuna condanna definitiva.

Q&A

Ecco un elenco delle domande più frequenti su questo argomento

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La vita e l'impegno antimafia di Peppino Impastato

Giuseppe "Peppino" Impastato, nato il 5 gennaio 1948 a Cinisi, in provincia di Palermo, crebbe in un ambiente familiare intriso di connessioni mafiose. Suo padre Luigi era stato un mafioso e durante il regime fascista subì il confino. Nonostante l'ambiente in cui era immerso, Peppino si distanziò radicalmente dalla mafia, abbracciando ideali di giustizia sociale e politica. Divenne un attivista di sinistra, fondando il giornalino "L'idea socialista" e partecipando attivamente a movimenti come Lotta Continua. Si batté per i diritti dei contadini e dei lavoratori, opponendosi con coraggio alle ingiustizie perpetrate dalla criminalità organizzata.
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L'attività culturale e la denuncia contro la mafia

Peppino Impastato fu un fervente promotore di cultura come mezzo di resistenza e sensibilizzazione. Nel 1976, fondò il gruppo "Musica e cultura", che organizzava eventi culturali, cineforum e dibattiti per stimolare la consapevolezza civica. L'anno seguente, diede vita a Radio Aut, una stazione radio indipendente che si finanziava autonomamente e che divenne presto un punto di riferimento per la lotta antimafia. Attraverso la trasmissione "Onda pazza", Impastato attaccava con satira pungente i mafiosi e i politici collusi, non risparmiando critiche al potente boss di Cinisi, Gaetano Badalamenti. La sua candidatura alle elezioni comunali del 1978 con il partito Democrazia Proletaria fu un ulteriore atto di sfida al sistema mafioso.

L'assassinio di Peppino Impastato e le reazioni iniziali

Il 9 maggio 1978, Peppino Impastato fu brutalmente assassinato. Il suo corpo fu ritrovato lungo i binari della ferrovia Palermo-Trapani, in un tentativo di mascherare l'omicidio come un incidente o un suicidio. Inizialmente, le autorità e i media propesero queste ipotesi, ma la famiglia e gli amici di Peppino, convinti della natura mafiosa del delitto, iniziarono una tenace lotta per la verità. La candidatura di Impastato con Democrazia Proletaria ottenne un seggio e lui risultò il candidato più votato, segno tangibile del sostegno popolare e della sua eredità di impegno civile.

La ricerca della verità e la giustizia per Peppino

La determinazione dei familiari di Peppino Impastato e del Centro siciliano di documentazione fu cruciale nel riaprire l'inchiesta sull'omicidio e nel portare alla luce la verità. Nel 1984, il Tribunale di Palermo riconobbe ufficialmente la responsabilità della mafia nell'assassinio. Dopo anni di processi, nel 1999 Gaetano Badalamenti fu condannato come mandante dell'omicidio e nel 2001 Vito Palazzolo, ritenuto esecutore materiale, ricevette una condanna a trent'anni di carcere. Nel 2002, Badalamenti fu condannato all'ergastolo, sancendo un importante precedente nella lotta alla mafia e nella ricerca di giustizia.

Il depistaggio delle indagini e la memoria di Peppino

Le indagini sull'omicidio di Impastato furono inizialmente ostacolate da depistaggi e omissioni, con responsabilità di alcuni membri delle forze dell'ordine nel tentativo di deviare l'attenzione dalla pista mafiosa. Nel 2000, la Commissione parlamentare antimafia mise in luce queste manovre, ma nel 2018 le accuse di favoreggiamento furono dichiarate prescritte. Nonostante ciò, la figura di Peppino Impastato rimane un simbolo potente di resistenza alla mafia. La sua memoria è onorata attraverso l'opera del Centro Impastato e di tutti coloro che, ispirati dal suo esempio, continuano a combattere per la giustizia e contro la criminalità organizzata.