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L'impresa dei Mille guidata da Giuseppe Garibaldi e la successiva unificazione italiana sono eventi chiave della storia d'Italia. La spedizione partì nel 1860, culminando con la presa di Roma e la proclamazione della città come capitale del Regno d'Italia nel 1871. Questi eventi segnarono la fine del potere temporale dei papi e l'inizio di una nuova era per la nazione.
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Nel 1860, un'insurrezione scoppiò a Palermo, fornendo l'impulso a Giuseppe Garibaldi per organizzare una spedizione
Partenza da Quarto e sbarco a Marsala
Il 5 maggio 1860, Garibaldi e i suoi volontari, noti come i Mille, partirono da Quarto e sbarcarono a Marsala l'11 maggio, ricevendo un'accoglienza calorosa dalla popolazione locale
Autoproclamazione di Garibaldi a dittatore
A Salemi, Garibaldi si autoproclamò dittatore in nome di Vittorio Emanuele II di Savoia
Vittoria a Calatafimi e conquista di Palermo
Il 15 maggio 1860, Garibaldi ottenne una significativa vittoria a Calatafimi contro le truppe borboniche e successivamente conquistò Palermo
Dopo aver completato la liberazione della Sicilia, Garibaldi si preparò a invadere la Calabria, ma le aspettative dei contadini siciliani furono deluse quando le loro richieste di riforma agraria furono ignorate
Dopo la conquista di Napoli da parte di Garibaldi, il Regno delle Due Sicilie cadde definitivamente dopo la decisiva battaglia del Volturno nel 1860
A Napoli arrivarono figure come Giuseppe Mazzini e Carlo Cattaneo, che esortarono Garibaldi a respingere i plebisciti per l'annessione al Regno di Sardegna e a convocare un'Assemblea costituente
Il primo ministro piemontese Camillo Benso, conte di Cavour, intervenne per impedire la formazione di una repubblica meridionale e per mantenere l'unità sotto la corona sabauda, portando alla proclamazione del Regno d'Italia nel 1861
Il primo Parlamento italiano dovette affrontare il conflitto con il papato per l'annessione di Roma al Regno d'Italia
Nel 1862, Garibaldi tentò invano di conquistare Roma, venendo fermato e arrestato dalle truppe italiane
La Convenzione di settembre del 1864 tra Italia e Francia stabilì il ritiro delle truppe francesi da Roma entro due anni, con l'Italia che si impegnava a non attaccare la città e a garantirne la difesa
Combattuta nel 1866 in alleanza con la Prussia contro l'Austria, la Terza guerra di indipendenza permise all'Italia di annettere il Veneto e il Friuli
La pace di Vienna confermò il passaggio di questi territori all'Italia, mentre la sconfitta della Francia nella guerra franco-prussiana del 1870 eliminò l'ostacolo francese a Roma
Nel 1870, le truppe italiane occuparono Roma e il successivo plebiscito confermò l'annessione del Lazio al Regno d'Italia