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Le città-stato greche, come Mileto, affrontarono il dominio persiano di Ciro il Grande e Dario I, culminando nella rivolta ionica e nella storica battaglia di Maratona. La vittoria ateniese influenzò la politica interna e l'espansione navale, segnando l'inizio dell'ascesa di Atene come potenza mediterranea.
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Durante il regno di Ciro il Grande, le polis greche dell'Asia Minore entrarono nell'orbita dell'Impero Persiano
Nonostante il controllo persiano, Mileto mantenne una certa autonomia grazie al suo ruolo chiave nella rete commerciale e militare persiana
L'espansione persiana verso nuovi territori e la rivalutazione dei porti fenici ed egiziani portarono a un declino economico delle città ioniche
Dario I impose tributi più onerosi e richiese contingenti militari dalle città greche, limitando ulteriormente la loro autonomia
La politica persiana di supporto alle tirannidi nelle città greche aumentò l'ostilità greca verso l'impero
Il crescente malcontento delle città ioniche culminò nella rivolta del 499 a.C., guidata da Aristagora di Mileto
Aristagora chiese supporto a Sparta e Atene, che inviarono rispettivamente venti e cinque navi per aiutare i ribelli
Dopo la sconfitta della flotta ionica nel 494 a.C., Mileto fu distrutta e i suoi abitanti deportati, segnando la fine della rivolta e il ripristino del dominio persiano
Dopo aver represso la rivolta ionica, Dario I mirò a consolidare il controllo persiano sulle città greche
Atene si preparò alla resistenza e, guidata dal generale Milziade, sconfisse i Persiani nella battaglia di Maratona grazie a una tattica innovativa
La vittoria di Maratona ebbe un impatto significativo sulla politica interna ateniese, portando alla costruzione di una potente flotta navale e alla democratizzazione della città