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Nel romanzo 'I Promessi Sposi' di Manzoni, Don Abbondio si trova a dover rinviare il matrimonio tra Renzo e Lucia a causa delle minacce di Don Rodrigo. La tensione tra autorità ecclesiastica e sicurezza personale emerge in un contesto storico-sociale del Seicento lombardo, con riferimenti alla manifattura tessile.
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Don Abbondio è turbato dalla minaccia dei bravi di Don Rodrigo, che gli impediscono di celebrare il matrimonio tra Renzo e Lucia
Don Abbondio si trova di fronte al dilemma tra rispettare l'autorità ecclesiastica e temere per la propria sicurezza
Alla fine, Don Abbondio decide di rinviare il matrimonio come soluzione più prudente per sé, causando ripercussioni sui giovani promessi sposi
Don Abbondio, sfruttando l'ignoranza di Renzo, cerca di guadagnare tempo con scuse pretestuose per evitare di celebrare il matrimonio
Don Abbondio, simulando un'improvvisa malattia, riesce a convincere Renzo a posticipare il matrimonio di una settimana
Dopo aver scoperto la verità dalla domestica di Don Abbondio, Renzo si confronta nuovamente con il curato, che confessa l'intimidazione subita dai bravi di Don Rodrigo
Lucia, dopo aver appreso la notizia del rinvio del matrimonio attribuito alla malattia di Don Abbondio, reagisce con sorpresa e preoccupazione
La notizia del rinvio del matrimonio si diffonde rapidamente nel villaggio, suscitando la curiosità dei paesani che si recano sotto la finestra del curato per ottenere conferme
Il capitolo mette in luce la dinamica dei rapporti di forza tra i personaggi, evidenziando come Don Abbondio utilizzi la sua conoscenza del latino come strumento di sopraffazione nei confronti di Renzo, mostrando come la cultura possa diventare un'arma di potere