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I Bronzi di Riace, scoperti nel 1972, sono due statue di bronzo che incarnano l'ideale di bellezza maschile nell'antica Grecia. Rappresentano guerrieri eroici e mostrano dettagli compositivi e tracce di policromia che suggeriscono l'uso originario di armi e colori vivaci.
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Nel 1972, un subacqueo casualmente trovò due statue di bronzo nelle acque del Mar Ionio, vicino a Riace, in Calabria
Dopo essere state restaurate, le statue sono ora esposte nel Museo Archeologico Nazionale di Reggio Calabria
Nonostante le ricerche, non sono stati trovati resti di una nave o altri reperti che possano fornire dettagli sulle circostanze del loro inabissamento
I Bronzi di Riace sono stati datati tra il 460 e il 430 a.C., durante il periodo del tardo Stile severo dell'arte greca classica
Le statue sono note per le loro proporzioni armoniose e la dettagliata rappresentazione della muscolatura, dei capelli e delle barbe
Nonostante le indagini stilistiche, l'identità degli scultori rimane incerta, ma alcune teorie propongono Agelada di Argo e Alcamene di Atene come possibili autori
Nell'antica Grecia, un fisico atletico e armonioso era considerato simbolo di bellezza e virtù
La bellezza fisica era considerata riflesso di qualità morali e spirituali, con il corpo perfetto che simboleggiava la vicinanza all'ideale divino
Le statue rappresentano l'ideale di bellezza maschile nell'antica Grecia, con la loro nudità eroica che riflette l'ideale greco di perfezione umana e divina