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L'ascesa al potere di Luigi XIV e la centralizzazione dello Stato

L'ascesa al potere di Luigi XIV, il Re Sole, segna l'inizio di un'era di centralizzazione dello Stato francese. Attraverso riforme fiscali, economiche, militari e culturali, Luigi XIV rafforzò l'autorità centrale, promosse l'assolutismo e influenzò la politica europea. Il suo regno è noto per la costruzione di Versailles e per le politiche aggressive che mantennero la Francia in guerra per decenni.

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1

Ascensione al trono di Luigi XIV

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1643, a 5 anni, dopo morte Luigi XIII. Reggenza di Anna d'Austria e Mazarino.

2

Ruolo di Anna d'Austria e Mazarino

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Amministrarono Francia durante minorità di Luigi XIV, influenzando sua formazione politica.

3

Riforme per rafforzare lo Stato

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Riduzione potere aristocrazia e Parlamenti, reintroduzione intendenti con poteri amministrativi.

4

Creazione di uno Stato centralizzato

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Luigi XIV fulcro del potere, consolidamento autorità regale, identità nazionale centrata sul re.

5

Colbert, impegnato nella lotta contro corruzione e sprechi, riuscì a incrementare le entrate della ______ fino a raddoppiarle entro il ______.

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Corona 1667

6

La politica economica di Colbert si basava sul ______, che promuoveva la produzione nazionale e le esportazioni con protezioni ______.

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mercantilismo doganali

7

Riforma delle forze armate sotto Luigi XIV

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Incremento soldati, accademie militari per ufficiali, standardizzazione uniformi, adozione nuove tecnologie.

8

Ruolo di Sébastien Le Prestre de Vauban

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Miglioramento sistema fortificazioni, ingegnere militare di spicco.

9

Politica aggressiva di Luigi XIV

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Espansionismo territoriale, Francia in guerra per gran parte del suo regno.

10

Per esaltare la magnificenza del suo regno, Luigi XIV fece costruire il ______ di ______, divenuto emblema del suo potere assoluto.

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Palazzo Versailles

11

Luigi XIV fondò diverse ______ e accolse artisti e intellettuali illustri per sostenere le arti e le scienze.

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accademie

12

La sorveglianza sui mezzi di comunicazione, specialmente sulla ______, era parte della strategia di controllo di Luigi XIV.

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stampa

13

A Versailles, la nobiltà era mantenuta sotto osservazione mediante un complesso sistema di ______ e ______.

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etichetta cerimoniale

14

Dichiarazione dei quattro articoli (1682)

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Afferma autonomia Chiesa di Francia da Roma e supremazia re su clero francese.

15

Gallicanesimo

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Dottrina che sostiene l'indipendenza della Chiesa francese dal papato.

16

Revoca Editto di Nantes (Editto di Fontainebleau, 1685)

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Causa persecuzioni ugonotti e fuga lavoratori qualificati, danneggiando economia francese.

Q&A

Ecco un elenco delle domande più frequenti su questo argomento

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L'ascesa al potere di Luigi XIV e la centralizzazione dello Stato

Luigi XIV, conosciuto come il Re Sole, ascendette al trono di Francia nel 1643 all'età di cinque anni, a seguito della morte di suo padre Luigi XIII. Durante la sua reggenza, il paese fu amministrato dalla madre, Anna d'Austria, e dal suo consigliere, il cardinale Giulio Mazarino, che giocarono un ruolo cruciale nell'indirizzare la formazione politica del futuro monarca. La serie di rivolte note come la Fronda, che scoppiarono durante la sua giovinezza, influenzarono profondamente la sua concezione del potere e dell'autorità regale. Dopo la morte di Mazarino nel 1661, Luigi XIV prese la decisione di regnare senza un primo ministro, inaugurando un'era di governo personale che si estenderebbe per 54 anni. Egli implementò una serie di riforme per rafforzare l'autorità centrale dello Stato, riducendo il potere dell'aristocrazia e dei Parlamenti regionali, e ripristinando la figura degli intendenti con ampi poteri amministrativi. Queste azioni avevano lo scopo di consolidare il potere assoluto del sovrano e di creare uno Stato fortemente centralizzato, con il re come fulcro del potere e dell'identità nazionale.
Vista frontale del Palazzo di Versailles con giardini simmetrici e fontana centrale in una giornata soleggiata e cielo sereno.

La politica fiscale e economica di Luigi XIV

Per sanare le finanze dello Stato, gravate dal peso delle guerre, Luigi XIV affidò a Jean-Baptiste Colbert, proveniente da una famiglia di mercanti, il compito di riformare l'economia. Colbert, noto per la sua dedizione al lavoro, ristrutturò l'amministrazione finanziaria, combattendo la corruzione e gli sprechi e riuscendo a raddoppiare le entrate della Corona entro il 1667. La sua politica economica era basata sui principi del mercantilismo, che favoriva la produzione interna e stimolava le esportazioni attraverso la protezione doganale. Colbert promosse lo sviluppo del commercio e delle manifatture, migliorò le infrastrutture e fondò compagnie commerciali per consolidare la presenza francese nelle colonie. Nonostante questi sforzi, la Francia non riuscì a eguagliare il successo commerciale di potenze come l'Olanda e l'Inghilterra.

Riforma militare e ambizioni espansionistiche

Luigi XIV dedicò notevoli risorse alla riforma delle forze armate, incrementando il numero di soldati e istituendo accademie militari per la formazione degli ufficiali. L'introduzione di uniformi standard e l'adozione di nuove tecnologie belliche modernizzarono l'esercito, che in precedenza si affidava in larga misura a truppe mercenarie. L'ingegnere militare Sébastien Le Prestre de Vauban fu incaricato di migliorare il sistema di fortificazioni del regno. Queste riforme militari furono essenziali per sostenere le ambizioni espansionistiche di Luigi XIV, il quale perseguì una politica di aggressione territoriale che mantenne la Francia in uno stato di guerra quasi costante per gran parte del suo regno.

La politica culturale e l'edificazione di Versailles

La politica culturale di Luigi XIV mirava a consolidare il suo controllo sulle élite e a promuovere un'ideologia di stato uniforme. Il re esercitò una stretta sorveglianza sui mezzi di comunicazione, in particolare sulla stampa, e si fece promotore delle arti e delle scienze, fondando accademie e ospitando artisti e intellettuali di spicco. Il Palazzo di Versailles, costruito per esaltare la grandezza del suo regno, divenne un simbolo del potere assoluto del monarca e un luogo dove la nobiltà era tenuta sotto controllo attraverso un sistema di etichetta e cerimoniale elaborato.

La politica religiosa e il gallicanesimo

Luigi XIV perseguì una politica di controllo sulla Chiesa cattolica in Francia, entrando in conflitto con il papato. Nel 1682, sotto la sua egida, fu promulgata la Dichiarazione dei quattro articoli, che ribadiva l'autonomia della Chiesa di Francia rispetto a quella di Roma e sottolineava la supremazia del re sul clero francese, in linea con la dottrina del gallicanesimo. Questa politica religiosa era parte integrante del suo regime assolutistico. Luigi XIV si impegnò anche a reprimere il dissenso religioso, sopprimendo il monastero di Port-Royal, un baluardo del giansenismo, e revocando l'Editto di Nantes con l'Editto di Fontainebleau nel 1685, che portò a persecuzioni contro i protestanti ugonotti e provocò un esodo di lavoratori qualificati, danneggiando l'economia francese.