L'ascesa della dinastia Flavia segnò una svolta per l'Impero Romano. Vespasiano, Tito e Domiziano portarono stabilità, riforme e opere pubbliche, come il Colosseo. Le loro politiche influenzarono profondamente la struttura imperiale e la vita dei cittadini romani, estendendo la cittadinanza e consolidando il potere.
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Dopo la morte di Nerone, l'Impero Romano fu sconvolto da una serie di brevi regni che portarono alla caduta dell'imperatore e alla successiva ascesa di Vespasiano
Le origini di Vespasiano e la sua proclamazione ad imperatore dalle legioni in Giudea
Vespasiano, proveniente da una famiglia equestre, fu proclamato imperatore dalle sue legioni in Giudea, ponendo fine al caos e fondando la dinastia Flavia
La politica di governo di Vespasiano e la sua similitudine con quella di Augusto
Vespasiano si concentrò sulla riconciliazione con il Senato e sulla legalizzazione dei poteri imperiali, seguendo l'esempio di Augusto, e si impegnò nella ricostruzione finanziaria dello Stato e nella realizzazione di grandi opere pubbliche
L'espansione della cittadinanza romana e la stabilizzazione dell'impero
Vespasiano promosse l'integrazione degli elementi provinciali nell'amministrazione e nell'aristocrazia senatoria, estendendo la cittadinanza romana a nuovi strati della popolazione e contribuendo così a stabilizzare ulteriormente l'impero
Tito, succeduto al padre nel 79 d.C., è ricordato per la sua generosità e per le misure di soccorso adottate in seguito all'eruzione del Vesuvio e a un grande incendio che colpì Roma
La politica repressiva di Domiziano e il suo conflitto con il Senato
Domiziano esercitò un governo più autoritario rispetto al fratello Tito, entrando in conflitto con il Senato e attuando una politica repressiva che lo rese impopolare tra l'aristocrazia
La congiura e l'assassinio di Domiziano nel 96 d.C
La politica di Domiziano portò a una congiura che ne causò l'assassinio nel 96 d.C., segnando la fine della dinastia Flavia
Dopo l'assassinio di Domiziano, Nerva divenne imperatore e inaugurò la prassi del principato adottivo, scegliendo il successore per meriti anziché per legami di sangue, adottando Traiano
La centralizzazione dell'amministrazione e le politiche economiche e sociali di Traiano
Traiano centralizzò ulteriormente l'amministrazione dell'impero e attuò politiche economiche e sociali innovative, come i prestiti a basso interesse per i piccoli proprietari terrieri e la costruzione di infrastrutture pubbliche
Le conquiste territoriali di Traiano e l'estensione massima dell'impero
Sotto il comando di Traiano, l'impero raggiunse la massima estensione territoriale con le conquiste della Dacia, dell'Arabia Petrea e la sottomissione di territori come l'Armenia e la Mesopotamia
Adriano privilegiò la difesa e la sicurezza delle province esistenti, come dimostra la costruzione del Vallo di Adriano in Britannia
Adriano reagì con forza alla rivolta in Giudea, che portò alla fondazione della colonia romana di Elia Capitolina sulle rovine di Gerusalemme
Appassionato di cultura greca, Adriano viaggiò estensivamente attraverso l'impero, promuovendo iniziative culturali e lasciando un'eredità di monumenti e costruzioni
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