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L'impatto dei Longobardi sulla cultura italiana

L'invasione Longobarda del 568 d.C. segna l'inizio di un'era in Italia con la fondazione del Regno Longobardo e la sua capitale a Pavia. Sotto Teodolinda e Agilulfo, il regno si consolida e si converte al Cristianesimo. L'arte e l'architettura longobarde, come l'altare di Ratchis e il Tempietto di Cividale, riflettono la fusione culturale tra elementi germanici e mediterranei. L'eredità longobarda influenzerà poi l'arte carolingia, come dimostra la Cappella Palatina di Aquisgrana.

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1

Sotto il regno di ______ e del suo consorte ______, il Regno Longobardo iniziò la transizione verso il ______, lasciando l'arianesimo.

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Teodolinda Agilulfo Cristianesimo

2

Amministrazione longobarda

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Basata sulla struttura romana, adattata alle esigenze longobarde.

3

Edictum Rothari

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Raccolta di leggi longobarde scritte in latino, ispirate al diritto romano.

4

Fusione culturale longobarda

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Unione di elementi germanici e romano-bizantini nell'arte e nella cultura.

5

L'arte dei Longobardi combina elementi ______ e ______.

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germanici mediterranei

6

Palazzo imperiale di Aquisgrana

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Carlo Magno costruì un palazzo ad Aquisgrana per emulare la grandezza di Roma.

7

Cappella Palatina di Aquisgrana

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Esempio di architettura carolingia con mosaici dorati, ispirata ai modelli antichi.

8

Scuola palatina

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Istituita da Carlo Magno, divenne centro di sapere e diffusione della cultura classica.

9

L'______ carolingia si ispirava a modelli classici e ______, introducendo elementi nuovi come il ______, una struttura imponente posta all'entrata ovest delle chiese.

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architettura longobarde Westwerk

Q&A

Ecco un elenco delle domande più frequenti su questo argomento

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L'Invasione Longobarda e la Fondazione del Regno

Nel 568 d.C., i Longobardi, guidati dal loro re Alboino, attraversarono le Alpi Giulie e invasero la penisola italiana, lasciando un'impronta indelebile nella storia del territorio. Stabilirono rapidamente il loro dominio in gran parte del nord e del centro Italia, con Pavia che divenne la capitale del nascente Regno Longobardo. Durante il regno di Teodolinda e di suo marito Agilulfo, il regno conobbe un periodo di consolidamento politico e iniziò un importante processo di conversione al Cristianesimo, abbandonando l'arianesimo. Questa fase di relativa pace e stabilità si concluse con l'arrivo di Carlo Magno, che nel 774 d.C. incorporò il regno longobardo nell'Impero Carolingio.
Fibula longobarda in oro con cabochon centrale e decorazioni in filigrana e granulazione su sfondo neutro.

L'Amministrazione e l'Arte Longobarda

L'amministrazione longobarda si appoggiò sulla struttura amministrativa romana già esistente, adattandola alle proprie esigenze. Le leggi, raccolte nel cosiddetto "Edictum Rothari", furono scritte in latino e si ispirarono ai principi giuridici romani. L'arte longobarda, pur essendo originale e distintiva, mostrò una certa continuità con la tradizione classica, come evidenziato dal frontale di Agilulfo e dalla coperta dell'evangeliario di Teodolinda, entrambi esempi di manufatti che combinano elementi germanici e romano-bizantini, testimoniando la fusione culturale in atto.

Monumenti e Opere d'Arte Longobarde

L'arte longobarda è caratterizzata da un'estetica che fonde elementi germanici e mediterranei. L'altare del duca Ratchis, situato nella basilica di San Michele Maggiore a Pavia, e il Tempietto Longobardo di Cividale del Friuli, conosciuto anche come Tempietto di Santa Maria in Valle, sono esempi emblematici di questa sintesi culturale. Questi monumenti, con i loro ricchi apparati decorativi, riflettono la tendenza longobarda a una rappresentazione simbolica e all'horror vacui, ovvero la paura del vuoto, che si traduce in una decorazione densa e dettagliata.

L'Influenza Longobarda sull'Arte Carolingia

L'eredità culturale longobarda influenzò significativamente l'arte carolingia. Carlo Magno, ispirato dalla grandezza dell'arte e dell'architettura italiana, intraprese la costruzione di un palazzo imperiale ad Aquisgrana che emulasse la magnificenza di Roma. La Cappella Palatina di Aquisgrana, con la sua architettura che riprende modelli antichi e i suoi mosaici dorati, è un esempio di come l'imperatore promosse una rinascita culturale attraverso la creazione di scuole e sedi vescovili e l'istituzione della scuola palatina, che divenne un centro di sapere e di diffusione della cultura classica.

Architettura e Simbolismo Carolingio

L'architettura carolingia, pur attingendo da fonti classiche e longobarde, sviluppò elementi compositivi innovativi come il Westwerk, una struttura monumentale che si ergeva all'ingresso occidentale delle chiese e che fungeva da palcoscenico per la presenza imperiale. La statua equestre di Carlo Magno, conservata nel tesoro della cattedrale di Aquisgrana, simboleggia il potere e l'autorità dell'imperatore e riflette l'importanza del simbolismo equestre di derivazione romana, nonché l'ambizione di Carlo Magno di ristabilire un legame con la grandezza dell'Impero Romano.