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La poesia 'X Agosto' di Giovanni Pascoli esplora il lutto e il dolore attraverso il simbolismo della rondine e del nido, riflettendo sulla perdita del padre dell'autore e sul male universale.
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"X Agosto" è una poesia di Giovanni Pascoli pubblicata per la prima volta su "Il Marzocco" nel 1896 e successivamente inclusa nella raccolta "Myricae" del 1900
La composizione di "X Agosto" è influenzata dalla tragica morte del padre di Pascoli, avvenuta il 10 agosto 1867, e il titolo utilizza la lettera "X" come simbolo della croce e della perdita
La poesia inizia con un riferimento al giorno di San Lorenzo, reinterpretato da Pascoli come simbolo del dolore universale e della condanna dell'ingiustizia e della malvagità umana
Pascoli utilizza la metafora della rondine e figure retoriche come la personificazione e l'analogia per esprimere il tema dell'ingiustizia e della malvagità umana
La rondine uccisa mentre si prendeva cura dei suoi piccoli diventa simbolo del padre di Pascoli, brutalmente assassinato sulla via di casa
L'analogia tra la rondine e Cristo, insieme alla similitudine tra la rondine "come in croce", intensifica il tema del sacrificio e del martirio
L'omicidio del padre e la perdita prematura dei genitori e dei fratelli hanno profondamente influenzato la vita e l'opera di Pascoli
La figura del padre, che portava bambole per le figlie, diventa simbolo di un amore interrotto in modo violento e di un dolore che Pascoli trasforma in poesia
Il nido, simbolo della famiglia e della casa, emerge come luogo di affetto e protezione, ma anche di perdita e nostalgia per il poeta
Influenzato dalle proprie sventure personali, Pascoli percepisce il male e il dolore come elementi onnipresenti che affliggono ogni essere vivente
Le stelle cadenti, simbolo del pianto del cielo, rappresentano il lamento cosmico che unisce cielo e terra in un comune destino di sofferenza